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La fermata del bus sparisce per la sagra Disagi per gli studenti e i passeggeri

Il cartello alla fermata del bus dell’Atv a San Zeno FOTO PECORA
Il cartello alla fermata del bus dell’Atv a San Zeno FOTO PECORA
Il cartello alla fermata del bus dell’Atv a San Zeno FOTO PECORA
Il cartello alla fermata del bus dell’Atv a San Zeno FOTO PECORA

Arrivano le giostre e sparisce la fermata dell’autobus. Succede da anni a San Zeno, ma la pazienza dei residenti, utenti del trasporto pubblico, è oramai arrivata al limite. I più penalizzati sono gli studenti delle superiori che ogni mattina prendono i mezzi per raggiungere gli istituti di Villafranca. In mancanza della fermata provvisoria, chi non ha i genitori in grado di dare uno «strappo» fin davanti alla scuola, deve raggiungere il punto di sosta del bus più vicino, a Pizzoletta, percorrendo in certi casi anche un chilometro e mezzo circa, a piedi, lungo la statale 62 che collega Verona a Mantova, in orario di punta, quando l’arteria è molto trafficata. Identica la situazione al ritorno, anche se da quest’anno l’amministrazione comunale di Mozzecane ha messo a disposizione dei ragazzi il taxi sociale che da giovedì li attende alle 13.20 ed alle 14.20 alla discesa dal bus Atv per accompagnarli a casa. Sarà così fino a sabato 26, assicurano dal municipio. Ma ecco la situazione. Il 14 maggio il comandante del corpo intercomunale di polizia locale di Castel D’Azzano, Buttapietra, Vigasio Mozzecane e Nogarole Rocca, Fabrizio Materassi, firma l’ordinanza che prevede la chiusura totale del tratto di via Miniscalchi, compreso tra l’intersezione con via Montale e l’intersezione con via Quartieri, dalle 9 del 16 maggio alla stessa ora di lunedì 28. Tempo indispensabile per installare il luna park, consentire lo svolgimento della sagra e sgomberare a chiusura della manifestazione. Giostre ed attrazioni occupano anche la sede stradale, compreso lo spazio di fermata regolamentare del bus. Dal municipio assicurano di aver comunicato all’Azienda trasporti veronese le variazioni che subisce la viabilità, chiedendo una fermata provvisoria. Che però l’Atv non può autorizzare. Il Comune dovrebbe attivarsi con la Provincia, ente di governo del trasporto pubblico. La quale però non rilascia il permesso senza aver prima compiuto i sopralluoghi del caso e le verifiche necessarie. Anche una fermata provvisoria deve infatti possedere i requisiti di sicurezza previsti, diversamente, in caso di incidente, verrebbe meno per Atv ed utenti la copertura assicurativa. Il risultato lo vede tutte le mattine dalla finestra di casa Mario Begnoni, settantenne che vive a San Zeno. «Mi sono accorto dei ragazzi che, zaino in spalla, si dirigono verso Pizzoletta di primo mattino. Io sono un nonno e mi limito a porre un problema di sicurezza, oltre al fatto che le famiglie l’abbonamento l’hanno pagato, ma per due settimane restano prive del servizio», afferma. Il sindaco Tomas Piccinini allarga le braccia. «La situazione si ripresenta ogni anno. Per rendere disponibile una fermata provvisoria da usare pochi giorni servono le carte bollate», sottolinea, criticando la mole di burocrazia richiesta. «Quest’anno comunque almeno al ritorno abbiamo garantito la copertura del tragitto con il taxi sociale: i ragazzi lo trovano appena scesi dal bus, a Pizzoletta», rassicura. Da Atv fanno valere le loro ragioni: il Comune dovrebbe attivarsi per tempo con la Provincia per il permesso provvisorio. Difficile ipotizzare che l’anno prossimo le cose andranno meglio. •

Valeria Zanetti

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