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La croce rimossa un anno fa I fedeli la rivogliono per Natale

La rimozione della croce circa un anno fa
La rimozione della croce circa un anno fa
La rimozione della croce circa un anno fa
La rimozione della croce circa un anno fa

Maria Vittoria Adami Un altro Natale senza croce per il sagrato del convento dei frati cappuccini a Villafranca. È passato più di un anno da quando, con un lungo braccio meccanico, gli operai comunali hanno rimosso la vecchia croce in legno che da decenni è collocata davanti alla chiesa: da ben prima che si rifacesse - negli anni Novanta - il sagrato nuovo, chiudendo la viabilità in via Rizzini e spostando appunto croce e piedistallo dallo sterrato incorniciato dalle vie Zago e Rizzini, al punto attuale. Il primo dicembre 2016 è stata rimossa con un’operazione non facile, viste le dimensioni (e il peso) della croce, che è in legno con un’intelaiatura in ferro. La croce stava marcendo e alla base, in particolare, il materiale era talmente eroso che rischiava di spezzarsi facendola cadere sulle auto vicine, se non su qualche passante. È stata poi messa in un magazzino comunale in attesa che dagli uffici fosse sbrigata la pratica per il suo restauro. Ma sono passati i mesi. A primavera, su sollecitazione del nostro giornale, il Comune ha spiegato che si attendeva il certificato di un ingegnere per poi affidarla alle mani di un restauratore. «Poi sarà rimessa al suo posto», aveva assicurato il consigliere comunale delegato ai lavori pubblici Angiolino Faccioli. Ma ancora non c’è. E la rivogliono i fedeli, soprattutto le signore, che ogni mattina si recano a messa dai frati. «È un simbolo di fede, ma anche di questo luogo. È sempre stata qui, da prima che il Comune rifacesse il piazzale». Ne ha visti di cambiamenti quella croce, infatti, oltre ai tanti luna park dai quali è stata accerchiata quando le giostre per la fiera patronale dei santi Pietro e Paolo venivano disposte sugli sterrati davanti al castello non ancora adibiti a parcheggio. Ha visto generazioni passare da lì, per le funzioni religiose, ma anche per andare alle scuole medie statali Aldo Moro (quando erano nel convento), o per giocare a calcetto sulla pista di pattinaggio di fronte all’auditorium. Alcune signore ricordano che a metà del secolo scorso vi erano affissi anche alcuni simboli della fede cristiana. Ora temono che non si voglia ricollocare la croce e che sia stata tolta per altri motivi. Ma Faccioli assicura: «È da un falegname. È stato necessario cercare un legno adatto, ma vorrei esaudire il loro desiderio e farla riporre entro Natale» •

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