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La coop Risorgiva
festeggia 10 anni
di aiuto ai disabili

Domani, la cooperativa La Risorgiva apre la festa per i suoi primi dieci anni di attività in favore dei disabili psichici dell’Ulss 9 Scaligera. Seguirà il saluto del sindaco di Erbè Nicola Martini, accompagnato dall’assessore comunale ai servizi sociali Riccardo Veronese. Ci sarà anche Fausto Mazzi, presidente della cooperativa Cercate di cui fa parte La Risorgiva. Si proseguirà nei festeggiamenti con il cantastorie Uber Pampa Trevisani, poi aperitivo e pranzo. Alle 13,30 intrattenimento musicale con una lotteria. È annunciata anche la partecipazione del vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti che interverrà per benedire la struttura.

La cooperativa La Risorgiva opera in una struttura residenziale trasferita nel 1978 dal ministero delle Finanze al Comune di Erbè. L’edificio fa parte di un complesso edilizio in via Ingorre che fu confiscato a un imputato sulla base della legge antimafia. L’inchiesta dimostrò che l’immobile era stato costruito con fondi di provenienza illecita.

La Risorgiva svolge attività socio-assistenziale destinata a pazienti con scarsa autonomia personale e sociale, per i quali sono necessari un’assistenza continuativa su 24 ore giornaliere e progetti terapeutico-riabilitativi a lungo termine. Attualmente ospita 17 pazienti, il numero massimo consentito, con diagnosi psichiatriche importanti. L’equipe della comunità è composta da figure professionali quali una responsabile d’area, una responsabile di sede con la qualifica di psicologa-psicoterapeuta, una educatrice, due infermiere professionali, dieci operatori socio-sanitari.

Vengono proposte attività per il recupero delle abilità della vita quotidiana, attività educativo-occupazionali, laboratori didattici ed espressivi, attività di pet-therapy, incontri di gruppo e individuali con gli ospiti, incontri di verifica con il medico psichiatra referente e incontri con le famiglie.

«La nostra priorità è accogliere la persona con disagio psichico attraverso un percorso terapeutico e riabilitativo che le possa garantire un miglioramento su un piano clinico e delle autonomie personali», sottolineano i responsabili della Cooperativa.

Lino Fontana

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