<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La casa dei sogni sarà realtà La Regione dice sì al progetto

L’ex ospedale di Caprino oggi centro polifunzionale
L’ex ospedale di Caprino oggi centro polifunzionale
L’ex ospedale di Caprino oggi centro polifunzionale
L’ex ospedale di Caprino oggi centro polifunzionale

Barbara Bertasi Un passo sicuro verso la costruzione della Casa dei Sogni, una Comunità Alloggio per disabili per il progetto Dopo di Noi, capace di accogliere e accudire con calore i disabili quando i loro genitori non ci saranno più. Perché per molte madri e padri di queste persone il «dopo di noi» è un pensiero difficile da districare. Il 15 gennaio però qualcosa s'è mosso. La Quinta commissione regionale Sanità ha dato parere favorevole al progetto che prevede l'attivazione della struttura al centro polifunzionale di Caprino, l’ex ospedale. «All’unanimità si è concluso il percorso che ha portato ad autorizzare l’azienda Ulss 9 Scaligera alla costruzione dell’usufrutto a favore della Fondazione La casa dei sogni dimostrando che la Regione è sensibile alle richieste del territorio su temi importanti come la disabilità», spiega Fabrizio Boron presidente della Quinta commissione. «È di importanza fondamentale la creazione di sinergie tra istituzioni, territorio e associazioni che portino a formulare risposte concrete soprattutto a favore delle fasce deboli». La bella notizia è rimbalzata in paese e ha messo in subbuglio i volontari da anni impegnati per costruirla, riempiendo di gioia il sindaco Paola Arduini e l’assessore alle politiche sociali Irene Armani, che, con l’Amministrazione, da sempre sostengono il progetto. Precisa Matteo Segattini, presidente della Fondazione e dell’Agespha, l’associazione genitori sostenitori portatori di handicap di Bussolengo: «Questo parere che sarà rimandato in giunta per essere recepito e inviato sul territorio dà il via alla stipula del contratto di usufrutto tra Ulss 9 e Comune. Prevede la concessione per 30 anni a titolo gratuito del corpo centrale del Cp, dove la fondazione farà gli interventi di manutenzione necessari all’attivazione». Alla notizia si è commossa Martina Maddinelli, vicepresidente. Erano stati loro nel 2008, fondatori de La casa dei sogni a concepire e avviare il progetto con Paola Arduini, allora assessore al sociale: «Sono felice di condividere come sindaco questa gioia», dice, «un grande traguardo a favore di tutti i cittadini di Caprino e del Baldo Garda. Continueremo ora a impegnarci per il Dopo di noi». E Martina, mamma di un ragazzino disabile: «Ho pianto di gioia. L’iter per l’assegnazione dell’edificio s’è rivelato più complesso e lungo del previsto, ma, nonostante i dubbi di molti, ho sempre saputo che sarebbe andato tutto bene. È un progetto giusto e necessario. Ora spero inizino i lavori per dare fiducia alle numerose persone che in questi anni ci hanno aiutato a raccogliere fondi e per infondere speranza nelle famiglie che attendono. Chi ha un figlio disabile si chiede dove andrà a vivere? Chi lo curerà? Ci preoccupa il pensiero che possa essere allontanato dalle strade che percorre ogni giorno, da amici e parenti. Sogniamo un sereno vivere in una comunità che sia come una famiglia accogliente e sicura». Spiega Segattini: «La comunità alloggio ospiterà 10 disabili adulti che non possono vivere autonomamente. Le finalità sono accoglienza, gestione della quotidianità, sviluppo delle abilità sociali, riabilitazione, esperienze. Il 7 novembre 2012 La casa dei sogni, composta da sostenitori e genitori di disabili, costituì l’omonima Fondazione, il Comune è cofondatore. Dal 2013 abbiamo cercato il sito e nel 2015, in cordata col Comune, si sono svolte le pratiche per ottenere in comodato d’uso gratuito una porzione dell’ex ospedale. Procederemo a stralci terminando il più veloce possibile. Il progetto prevede la costruzione di due appartamenti assistiti. Lo stabile è da restaurare e servirà un milione di euro. Abbiamo raccolto il 20 per cento. Contiamo su altri appoggi». •

Barbara Bertasi

Suggerimenti