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Alla Sev di Povegliano

L'ombra del dolo
sul maxi rogo
alla ditta di rifiuti

Alla Sev di Povegliano
Pompieri alla Sev di Povegliano (Pecora)
Pompieri alla Sev di Povegliano (Pecora)
Pompieri alla Sev di Povegliano (Pecora)
Pompieri alla Sev di Povegliano (Pecora)

Lo spettro di un’ipotesi dolosa sul maxi rogo alla Sev di Povegliano sembra aggirarsi sulle indagini dei carabinieri della compagnia di Villafranca e ora anche del Nucleo ecologico dell’Arma di Treviso. Basta pensare che gli investigatori stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere sparse in tutta la zona attorno al capannone di via Zanibelli per verificare la presenza di personaggi sospetti.

 

Ieri non è arrivata la svolta nelle indagini sull’incendio, scoppiato domenica nel capannone della società di smaltimento di rifiuti «Sev 2.0 srl industries», come riporta il sito della società. A complicare le verifiche degli inquirenti, è stato lo stesso capannone della società diventato pericolante a causa degli effetti del terribile mix di calore e fuoco. Un effetto micidiale che ha provocato il crollo del tetto e l’impossibilità, quindi, per chiunque di avvicinarsi e svolgere i rilievi di ciò che è stato risparmiato dalle fiamme. Ieri i vigili del fuoco hanno lavorato per tutto il giorno e hanno raffreddato il materiale bruciato ed evitare che l’incendio possa riprendere vigore, mettendo di nuovo a repentaglio la salute dei quasi centomila residenti nel Villafranchese.

Giampaolo Chavan

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