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L’integrazione con il tè delle donne
Si parla di problemi e si risolvono

Il gruppo di Nogarole Rocca che partecipa al tè delle donne e che si incontra periodicamente per parlare di integrazione
Il gruppo di Nogarole Rocca che partecipa al tè delle donne e che si incontra periodicamente per parlare di integrazione
Il gruppo di Nogarole Rocca che partecipa al tè delle donne e che si incontra periodicamente per parlare di integrazione
Il gruppo di Nogarole Rocca che partecipa al tè delle donne e che si incontra periodicamente per parlare di integrazione

Il tè delle donne diventa un appuntamento fisso, a Nogarole Rocca. La prima merenda interculturale risale ad agosto. Ed era stata organizzata con l’intento di coinvolgere le abitanti in modo informale e trasversale a generazioni, etnie e culture (nel paese su una popolazione di oltre 3.600 abitanti, i residenti stranieri sono circa 850, originari dell’Est Europa, Africa ed Asia).

L’idea è nata dalla volontà dell’amministrazione comunale di avvicinare la popolazione di origine straniera, per confrontarsi su ciò che accade nel territorio e per conoscere punti di vista diversi.

Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative organizzate in collaborazione con la cooperativa Azalea attraverso il progetto Abc (amministratore di benessere di comunità).

«Ci siamo trovate in alcuni incontri anche a settembre ed ottobre. Le donne di Nogarole Rocca hanno accettato la sfida e, tra loro, c’è anche chi ha offerto la disponibilità della propria casa per ospitare il gruppo. Nel frattempo, all’iniziativa si sono aggiunte donne dalle più svariate provenienze: indiane, nordafricane, moldave. Ci si ritroverà anche il 25 novembre, alle 16, per una tazza di te al centro Bailardino (nella frazione di Bagnolo, ndr)», racconta l’assessore ai servizi sociali, Elisa Martini.

Nel corso degli appuntamenti si fa conoscenza e si cerca di fare sintesi sulle difficoltà che le immigrate trovano nel percorso di integrazione. «Con questo sistema è partita l’organizzazione del trasporto volontario, per far frequentare ad alcune il corso di lingua italiana che si tiene al centro Bailardino al mattino per tre volte alla settimana e si sta cercando una casa in affitto per una famiglia. Se i problemi si mettono in rete, si condividono esperienze, storie e soprattutto contatti per riuscire a risolvere», dice l’assessore Martini.

Il tè delle donne è diventato anche un video che potrà documentare il valore del progetto e testimoniare le sue caratteristiche.

«I n questo progetto abbiamo puntato al coinvolgimento della componente femminile per entrare in connessione con una figura pilastro della famiglia e volano di molti cambiamenti sociali», conclude Martini.

Valeria Zanetti

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