Da alcuni giorni si è finalmente conclusa l’odissea quotidiana di una decina di studenti che vivono a Trevenzuolo ma che frequentano le scuole superiori a Villafranca.
Il sindaco Roberto Gazzani ha dato la buona notizia. «La linea dell’Atv Villafranca di Verona – Bagnolo, che portava a casa i nostri studenti dagli istituti scolastici di Villafranca, da lunedì scorso prosegue la sua corsa fino a Fagnano e quindi Trevenzuolo, in piazza Bolognese».
«Questo prolungamento del percorso», aggiunge Gazzani, «permette alle famiglie dei ragazzi di non doverli andare a recuperare a Bagnolo, che prima era il capolinea della corsa. L’alternativa obbligava gli studenti ad aspettare circa un’ora prima di poter prendere la linea successiva che giungeva già nel nostro territorio dall’anno scorso». Il sindaco ricorda che nei primi giorni del mese di settembre un genitore gli aveva presentato la difficoltà legata all’organizzazione del servizio di trasporto pubblico scolastico.
«Per sbloccare la situazione», osserva il sindaco, «abbiamo deciso di scrivere una lettera all’Azienda di trasporti provinciale evidenziando il problema. La lettera è stata firmata dal sottoscritto e dai genitori degli 11 studenti che si servono di quella corsa».
Gazzani a questo punto si sente in dovere di ringraziare vivamente il consigliere provinciale delegato ai servizi di trasporto pubblico, Matteo Pressi, e gli uffici di programmazione dei servizi di trasporto della Provincia di Verona, perché insieme hanno lavorato cercando una non facile soluzione per soddisfare le esigenze degli studenti del paese.
Il sindaco sottolinea che questa variazione di percorso alla fine va incontro alle esigenze degli studenti che attualmente frequentano gli istituti superiori di Villafranca e poi commenta: «L’allungamento della corsa può avere riflessi sulle scelte delle superiori per il prossimo anno, ampliando di fatto la possibilità di scelta formativa dei giovani di Trevenzuolo, che in passato nella maggioranza die casi non prendevano in considerazione licei e istituti di Villafranca proprio per la scomodità nei trasporti pubblici».