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Investito dalla moglie
Famiglia ferita dai lutti

La rampa del garage in cui era avvenuto l’incidente FOTO DIENNE
La rampa del garage in cui era avvenuto l’incidente FOTO DIENNE
La rampa del garage in cui era avvenuto l’incidente FOTO DIENNE
La rampa del garage in cui era avvenuto l’incidente FOTO DIENNE

Non ce l’ha fatta Luigi Aldighieri, l’uomo che la scorsa settimana era stato investito dalla moglie sullo scivolo di casa. Immediatamente soccorso con l’elicottero era giunto all’ospedale di Borgo Trento a Verona già in gravi condizioni. L’agonia si è conclusa martedì, in tarda mattinata.

Aldighieri, 60 anni, stava ripulendo il pozzetto dell’acqua piovana nella sua abitazione a Mozzecane in via Don Giuseppe Bonizzato quando la moglie, Elisabetta Turrin, rientrando in casa per la pausa pranzo, lo ha accidentalmente travolto con l’auto. Era stata la stessa moglie poi a chiamare gli aiuti. I lavori al pozzetto erano stati resi necessari dopo le forti piogge dei giorni precedenti. Sul luogo erano subito accorsi, oltre agli operatori del 118 che hanno estratto da sotto il mezzo Aldighieri, i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la macchina e quindi la polizia municipale per i rilievi.

La coppia si era trasferita a Mozzecane poco dopo la morte del figlio minore Fabio. Il quattordicenne infatti era stato vittima di un incidente stradale a bordo del suo motorino in una tragica sera del marzo del 2007 all’incrocio tra la via che conduce al cimitero di Villafranca e via Molini. La famiglia all’epoca viveva a Povegliano, nei pressi della scuola elementare, e proprio il sindaco di allora, Anna Maria Bigon, ha sottolineato pochi giorni fa quanto quella tragedia avesse sconvolto l’intero paese.

Un altro sindaco, quello di Mozzecane Thomas Piccinini, ha raccontato: «In queste situazioni è sempre difficile dire qualcosa. È una famiglia che aveva già avuto un destino difficile. Possiamo solo stare vicino alla moglie e alla figlia maggiore Jessica».

Piccinini è anche il vicino di casa di Aldighieri: «Li conosco bene anche perché abitano proprio vicino a casa mia. Luigi si era inserito nella nostra comunità e ne aveva condiviso diversi momenti. Aveva partecipato, con lo stand della sua friggitoria, alla sagra paesana più di una volta. Era un gran lavoratore, lo ha dimostrato negli anni in cui ha gestito il suo negozio». Aldighieri, infatti, dopo un passato da operaio aveva aperto a Mozzecane la friggitoria Il pesciolino d’oro, condotto fino al momento di andare in pensione. Infine, il primo cittadino ha ricordato un altro aspetto della vicenda: «È stato un bellissimo gesto la scelta di donare gli organi».

Mariella Carrozza, la maestra di italiano delle elementari di Fabio, per tutti in paese Fabietto, ha concesso un personale pensiero: «È una tragedia. Fabio me lo ricordo molto bene. Era vivace, estroverso e molto intelligente».

«Da quello che so, poco prima che succedesse l’incidente, stava vivendo un periodo sereno della sua vita. Ricordo il dispiacere e i volti degli amici al funerale».

Parlando della famiglia ha spiegato: «Qualche volta ai colloqui con noi maestre veniva anche il padre ma soprattutto la madre, li ho conosciuti entrambi». E, riferendosi al momento che ha seguito la disgrazia in motorino, ha sottolineato: «La famiglia dopo quell’evento si era riunita, ritrovando l’aiuto reciproco». Commossa, Carrozza ha concluso: «Ogni volta che vado al cimitero il pensiero vola a Fabio. Non c’è volta che non passi a salutarlo, è la prima cosa che faccio».

È ancora da definire la data dei funerali.N.V.

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