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Incendio della Sev Non trovate tracce di amianto

Vigili del fuoco davanti all’ammasso di carta bruciata FOTO PECORA
Vigili del fuoco davanti all’ammasso di carta bruciata FOTO PECORA
Vigili del fuoco davanti all’ammasso di carta bruciata FOTO PECORA
Vigili del fuoco davanti all’ammasso di carta bruciata FOTO PECORA

Nessuna traccia di amianto. L’Arpav, ieri pomeriggio, ha fatto sapere che il capannone della Sev, la ditta andata a fuoco a Madonna dell’Uva Secca, nella mattinata di domenica scorsa, non presenta tracce sospette: «Dall’esito dei rapporti di prova non si rilevano fibre di amianto nelle matrici campionate». I campionamenti erano stati condotti mercoledì scorso durante le fasi di demolizione della copertura e delle parti pericolanti della struttura. Le operazioni erano state condotte da una ditta esterna con la collaborazione dei Vigili del fuoco che poi hanno proceduto all’attività di smassamento. Nel pomeriggio di ieri sono stati diffusi i risultati che hanno scongiurato il peggio. Questi, poi, sono stati trasmessi all’Ulss 9, competente territorialmente. Come aveva fatto sapere Arpav, durante il vertice dei sindaci dei territori colpiti dalle ricadute dei fumi proveniente dalla Sev di mercoledì, i controlli sono continuati (e continueranno anche nei prossimi giorni) su tutta l’area anche dopo la fase emergenziale. Ulteriori analisi verranno condotte sulle coltivazioni e sui foraggi maggiormente colpiti. Per questo motivo il Sian (sistema informativo agricolo nazionale) raccomanda di pulire bene frutta e verdura e, se possibile, scartare le prime foglie. I valori di benzene e diossina registrati nei giorni precedenti, che in un primo momento avevano fatto scattare l’allarme, soprattutto nella frazione di Isola Alta, a Vigasio, non hanno in realtà creato troppi disagi. I sindaci, infatti, già mercoledì pomeriggio avevano fatto decadere le ordinanze in tutti i comuni. Solo Povegliano e Mozzecane le avevano prorogate, in via precauzionale, fino alla mezzanotte. Nel frattempo continuano le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Villafranca in collaborazione anche con il Noe, il Nucleo dei carabinieri di Treviso, e del Niat, il Nucleo investigativo anti incendio di Verona e Venezia. Sono ancora molti i punti da verificare: in primo luogo le cause che hanno dato il via al rogo. È vivo inoltre lo spettro di un’ipotesi dolosa. A conferma di questo, come ha spiegato il direttore di TeleArena Mario Puliero durante la trasmissione Diretta Verona andata in onda giovedì sera, gli amministratori di Povegliano, che avrebbero dovuto partecipare alla puntata in collegamento dal municipio, hanno in seguito preferito mantenere il riserbo, scegliendo quindi il silenzio in attesa degli sviluppi dell’indagine. •

Nicolò Vincenzi

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