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In povertà e sfrattata dalla roulotte La sindaca: «Si rivolga alla Caritas»

In merito al caso di Lenuta Petcu, la donna che vive, in condizioni di degrado, in una roulotte posta in mezzo ad un campo di via Piombazzo, per ora il Comune di Buttapietra non intende intervenire. Lo scrive la sindaca Sara Moretto, rispondendo ad un’interrogazione che aveva presentato il consigliere di Alternativa Civica Gabriele Filippi. «La signora a cui si fa riferimento non è mai stata iscritta all’anagrafe comunale», sottolinea Moretto. La prima cittadina riferisce quindi che «il 23 gennaio l’assistente sociale del Comune ha ricevuto la donna», che era «accompagnata da una volontaria dell’Ente nazionale protezione animali e dal proprietario del terreno dove è appoggiata la roulotte in cui vive». Tale terreno pochi mesi fa è stato venduto dall’Enpa ad un geometra del paese. Nella roulotte, però, risulta residente da lungo tempo un uomo di origine siciliana, Giulio Curione, che sta scontando in carcere una pena a causa delle lesioni che ha inferto la scorsa estate con un porta candele proprio a Lenuta Petcu, la quale era ospite e convivente di Curione da otto anni. «La signora all’assistente sociale non ha avanzato nessuna richiesta, ma ha riferito di avere documenti rumeni scaduti da due anni, li hanno i carabinieri, e di non lavorare», scrive la prima cittadina. «Le è stato spiegato che le persone prive di documenti possono rivolgersi alla Caritas di Verona per avere un aiuto e che possono chiedere al Distretto la tessera sanitaria temporanea per cittadini comunitari», aggiunge, prima di concludere che «l’amministrazione comunale si riserva di valutare la possibilità di intraprendere altre proposte utili per il caso di specie, sempre nel rispetto della volontà dell’interessata e della normativa di riferimento». •

Luca Fiorin

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