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Il Tar boccia il ricorso. Faccioli è fuori

Angiolino Faccioli, detto «Gripi», non potrà candidarsi FOTO PECORA
Angiolino Faccioli, detto «Gripi», non potrà candidarsi FOTO PECORA
Angiolino Faccioli, detto «Gripi», non potrà candidarsi FOTO PECORA
Angiolino Faccioli, detto «Gripi», non potrà candidarsi FOTO PECORA

Cala il sipario politico su Angiolino Faccioli. Il consigliere tuttofare delegato ai lavori pubblici (ma senza indennità da assessore), sempre sul cantiere tra scavi, tubature e rotatorie, è fuori dai giochi. È definitivamente escluso, infatti, dalle elezioni amministrative del 10 giugno per le quali si era candidato al consiglio comunale di Villafranca nella lista Fratelli d’Italia nella coalizione del candidato sindaco di centrodestra Roberto Dall’Oca. La scorsa settimana la commissione elettorale circondariale di Verona aveva evidenziato la presenza di una condanna per Faccioli che, in virtù della legge Severino, lo rende incandidabile. Il consigliere, sostenuto dallo studio legale dell’avvocato Ciro Maschio, deputato e segretario provinciale di Fratelli d’Italia, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. «Ma non lo hanno preso in considerazione, suggerendoci di rivolgerci al Consiglio di Stato. Il tempo però era poco e comunque non ho voluto», spiega Faccioli, imprenditore, 71 anni, molto rammaricato perché si chiude così la sua carriera politica («Cosa vuole, tra cinque anni chissà...»). Ora Faccioli, grande traghettatore di voti, veicolerà il suo elettorato sul candidato al consiglio comunale Stefano Toffalini (Fdi): «È giovane, è di Caluri e lo conosco bene. Ma ciò che conta è portare voti alla lista perché Fratelli d’Italia possa fare 3-4 consiglieri». Faccioli spera nell’elezione di Riccardo Maraia, Franco Pennacchia e Gianni Faccioli, assessori e consiglieri uscenti. In Maraia Angiolino aveva visto anche il possibile candidato sindaco prima che il centrodestra convergesse su Dall’Oca. Faccioli oggi sostiene quest’ultimo: «Supporto Dall’Oca con il quale ho un rapporto schietto e lineare e sul quale ci siamo allineati dimostrando coerenza, nonostante all’inizio avessimo pensato a Maraia». Resta il rammarico, però, per il consigliere, volto notissimo di Villafranca, con un lungo passato da amministratore, ora consigliere ora assessore, e storico esponente di Forza Italia, ma non solo. «Non l’ho presa bene. Avrei lavorato per la città anche senza retribuzione da assessore, come ho fatto in questi cinque anni. Mi interessa il bene di Villafranca». Nel 2007 gli era stata inflitta una condanna a un’ammenda di 2.400 euro (pagata) per l’articolo 326 del codice penale, relativo a rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. All’epoca dei fatti - circa un anno e mezzo prima - Faccioli era assessore ai lavori pubblici e alla polizia municipale della giunta del sindaco Luciano Zanolli. Ora secondo la legge Severino è incandidabile. «È un’interpretazione, perché secondo i miei avvocati invece la Severino non è retroattiva», spiega Faccioli. Non solo. Nel maggio 2013, a Severino già in vigore, il consigliere si candidò e fu eletto. E conclude in questi giorni il mandato iniziato allora e durante il quale il sindaco Mario Faccioli gli ha conferito la delega ai lavori pubblici. Qualche dubbio resta anche tra i colleghi della politica. Perché la questione emerge ora, ma non cinque anni fa? E allora Faccioli poteva essere eletto? Secondo Maschio è una vecchia vicenda e di «scarso rilievo, conclusasi anni fa con il pagamento dell’ammenda per una fattispecie che prima della Severino non era prevista come causa di incandidabilità». «Pare strano che venga escluso oggi dalla lista per la stessa situazione che cinque anni fa andava bene», aveva commentato alcuni giorni fa Maschio. «Dopo le elezioni continuerò a fare il mio lavoro da pensionato», conclude Faccioli, titolare della Comfer, azienda di trattamento di rottami ferrosi. «Ma vedremo cosa uscirà dalle urne. E se vorranno il mio supporto sarò qui». Dispiaciuto per quanto appreso, il candidato sindaco Dall’Oca non ha commenti da fare: «Non conosco il motivo e la situazione relativa alla condanna e non saprei quindi come commentare. Spiace per l’impegno e la passione politica che Faccioli ha sempre impiegato». •

Maria Vittoria Adami

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