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Il pittore fu protagonista della primavera di Allende

Eduardo Mono Carrasco
Eduardo Mono Carrasco
Eduardo Mono Carrasco
Eduardo Mono Carrasco

Eduardo Mono Carrasco è stato uno dei protagonisti del muralismo cileno che accompagnò la rivoluzione pacifica di Salvador Allende stroncata l’11 settembre 1973 dal golpe del generale Augusto Pinochet. Insieme alla sanguinosa repressione fu cancellata dai muri anche l’iconografia di quella breve primavera. Le «Brigadas Ramona Parra» di cui Carrasco fu tra i fondatori, nel 1970 contribuirono alla vittoria elettorale della coalizione di sinistra «Unidad Popular». Dopo il colpo di Stato, il giovane artista si rifugiò nell’ambasciata di Roma a Santiago del Cile. L’Italia divenne quindi il suo Paese adottivo. Da allora Eduardo Carrasco, che oggi ha 61 anni e vive a Torino, ha dipinto centinaia di murales, lavorando soprattutto sui temi della pace, della fratellanza fra i popoli e dell’integrazione fra culture diverse con gruppi di studenti. L’ultima sua opera collettiva è stata inaugurata a fine aprile nella scuola media Italo Calvino di Rivalta, in Piemonte. L’idea del grande murale a Lugagnano era nata, nei mesi scorsi, in occasione di una mostra dell’artista cileno in paese. «Il tuo impegno di artista e la tua azione solidale sono un esempio da seguire per tutti» gli ha scritto la presidente cilena Michelle Bachelet. E.S.

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