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Il meglio del territorio
è raccontato in un’app

La conferenza con Cantiero, Paolo Arena e Paolo Quagini FOTO PECORA
La conferenza con Cantiero, Paolo Arena e Paolo Quagini FOTO PECORA
La conferenza con Cantiero, Paolo Arena e Paolo Quagini FOTO PECORA
La conferenza con Cantiero, Paolo Arena e Paolo Quagini FOTO PECORA

Come parlare delle tradizioni culinarie veronesi senza cadere nei concetti ormai abusati di «promozione delle eccellenze» e delle «tipicità»? Emozionando. È la chiave individuata da Stefano Cantiero, il giornalista enogastronomico di Telearena, che al museo Nicolis di Villafranca con Paolo Arena, presidente di Confcommercio, ha presentato la nuova App «Ti porto io», ideata da Bentobox di Paolo Quagini per sistemi Ios e Android.

Da 18 anni Cantiero visita, con il programma tv Vie Verdi, i luoghi del Nord Est esplorandone le tradizioni tramite i racconti di chi da generazioni lavora il latte, produce vino, sforna il pane, appende insaccati in cantine antiche.

Questo bagaglio culturale e locale è oggi custodito in «Ti porto io», scaricabile gratuitamente. La App tramite la geolocalizzazione invia notifiche agli smartphone indicando ai turisti, ma anche ai veronesi, la presenza nei paraggi di ville antiche, ristoranti, malghe, cantine vinicole, pasticcerie, fornai, macellerie, aziende agricole. Il tutto raccontato con le video-storie di Cantiero nelle quali i personaggi svelano tradizioni, ricette, segreti dell’artigianato dal vinappeso di Elio Ceradini di Arbizzano alla collezione privata di grammofoni, carillon e organetti di Carmine Lino Battista. Sono una settantina i video già caricati e una ventina sono in lavorazione. Altrettanti saranno registrati entro l’anno. «La chiave di partenza di queste storie è la tradizione e l’essere ancorati al territorio tutelandone la cultura. Il lavoro difficile è tradurla in emozioni vere che con la App trasmettiamo con lo strumento più efficace: il video. Le mie sono storie da ascoltare, vedere e vivere. E l’applicazione è gratuita perché voglio che le mie emozioni siano di tutti».

L’applicazione integra i video con molte altre informazioni. Grazie alla sezione «Vicino a te» chi scarica la App vede la mappa con i punti in cui fermarsi e riceve notifiche su mercatini, fiere, spettacoli o rassegne in corso, indicate anche per data nella sezione Agenda. E, infine, i contatti telefonici e informazioni utili per visitare cantine, fattorie, aziende che si incontrano per strada.

E se tra i ristoranti della zona campeggia villa Vento, tra le tipicità di stagione sarà indicato il broccoletto di Custoza. Di prossima pubblicazione è un video su come si preparano le sfogliatine di Villafranca. Ma il cerchio geografico coperto dalla App è esteso a tutta la provincia di Verona, dal ristorante La Stua in Lessinia di Bruno Fantoni, il primo ad aderire all’iniziativa («Si vive dei sapori della Lessinia e con orgoglio, e bisogna trasmetterli», rivela nel video) alla macelleria Carlo Alberto di Ca’ Di David che usa carni di bovini allevati nei pascoli, dallo Zafferano di Sorgà ai canevini della Rocca di Garda, le cantine naturali usate in antichità dalle famiglie del posto. Ma i confini della tavola vanno ben oltre e Cantiero conduce i suoi seguaci fino alle specialità di pesce di Jesolo e Caorle (Venezia) o ai salumi berici di Montagnana (Padova). La App piace a Confcommercio: «È un valido strumento per far conoscere ai turisti vino, formaggi, gastronomia e le eccellenze poco conosciute e di difficile promozione», spiega Arena. «Spesso», aggiunge. «gli operatori non sanno come spiegare questa moltitudine di risorse del territorio. Anche l’aeroporto sposerà l'iniziativa: chi arriverà allo scalo conoscerà subito l’applicazione». E ne condivide la filosofia anche Silvia Nicolis fautrice della promozione della creatività del territorio: «Anche i privati si uniscano per fare forza nell’offerta: più è poliedrica più il mondo ci guarda con ammirazione».

Maria Vittoria Adami

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