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Il comune vende
una trattoria
e compra i led

L’entrata assicurata dalla vendita del bar trattoria Il Sogno a copertura delle spese per ammodernare e rendere più efficiente l’ illuminazione pubblica. L’amministrazione di Nogarole Rocca, alle prese con gli equilibrismi di bilancio dei piccoli enti locali, ha fatto la sua scelta: l’incasso di 500mila euro, ottenuto dalla vendita di un immobile di proprietà comunale, finanzia la conversione dell’impianto di illuminazione. Le vecchie lampade saranno sostituite con i led. I costi saranno a carico delle casse municipali, evitando il ricorso al project financing, come invece capita nella maggior parte dei casi. La ragione? «Serve subito avere un riscontro sul fronte dei risparmi in bolletta; passando per la finanza di progetto, sarebbe stato rinviato di anni», motiva il vicesindaco, Luca Trentini.

Ma facciamo un passo indietro. Nel settembre di due anni fa il Comune manda all’asta l’immobile di via Tevere, frazione di Pradelle. Si tratta di un bar trattoria al primo piano, in affitto alla società Il Sogno, più un appartamento al secondo piano.

Complessivamente il fabbricato, secondo la stima peritale, vale 750mila euro. Il bar trattoria è accanto all’autoparco a disposizione dei camion che escono dal casello dell’A22. Dopo poco meno di due anni e qualche asta deserta, la società che gestisce l’attività di ristorazione fa la sua offerta e si aggiudica l’immobile una ventina di giorni fa. Intanto l’amministrazione ha pensato a come utilizzare gli eventuali incassi.

A febbraio il consiglio comunale, approvando il piano triennale dei lavori, dava il via libera al piano di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica per 450mila euro. L’intervento era in fase di studio di fattibilità. «Il Comune ha una rete di illuminazione considerevole, visto che sul territorio sono presenti anche vaste aree industriali», spiega Trentini. Una fonte di costo che ha assorbito circa 190 mila euro nel 2016. L’abbattimento della spesa grazie all’installazione di led sarebbe pari al 60-70%. Si dovrebbe finire entro l’anno.

«Ne ricaveremo un beneficio economico, in termini di sicurezza, perché sarà possibile mantenere i punti luce, e ambientale», conclude Trentini.VA.ZA.

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