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Il Comune darà pochi soldi
Aumentano le rette dell’asilo

Il sindaco Lucio Buzzi e don Daniele Soardo in assemblea
Il sindaco Lucio Buzzi e don Daniele Soardo in assemblea
Il sindaco Lucio Buzzi e don Daniele Soardo in assemblea
Il sindaco Lucio Buzzi e don Daniele Soardo in assemblea

Calcolatrice alla mano, per salvare la scuola materna di Povegliano Monsignor Bressan, i genitori dovranno pagare 40 euro in più al mese, a patto che gli iscritti l’anno prossimo siano lo stesso numero di quest’anno, quindi intorno ai 160.

La proposta sul tavolo per proseguire il servizio della materna, ha spiegato martedì sera don Daniele Soardo, presidente della scuola, è una: «Stringerci come comunità e purtroppo fare uno sforzo economico».

Da lunedì prossimo e fino al 31 maggio i genitori dovranno dare la loro conferma se voler sottoscrivere l’iscrizione per il prossimo anno, ma con una novità. La rata mensile, infatti, passerà da 140 euro al mese a 180, almeno fino a febbraio 2018; poi verranno valutate le nuove condizioni. In base al numero delle «promesse» di iscrizioni sottoscritte nei prossimi 15 giorni dunque varierà la rata da pagare. Se gli alunni, ad esempio, saranno 150 la rata sarà di 185 euro, se 120 di 195 euro e così in proporzione. L’importo riguarda solo i bambini residenti a Povegliano, mentre per i genitori degli alunni fuori paese la rata rimarrà invariata a 195 euro. Durante l’assemblea al teatro San Martino il parroco ha spiegato il motivo di questo aumento: «Nel conteggio della retta dobbiamo tenere conto di molte spese e anche del mutuo acceso per la realizzazione della scuola che si estinguerà nel 2024». «Inoltre», ha proseguito, «è intenzione del direttivo continuare a svolgere il servizio, ma bisogna avere un bilancio in pareggio (il consuntivo 2016 si è chiuso con un segno negativo per oltre 11mila euro). Con la convenzione stipulata nel luglio 2014, valida fino a giugno 2016, il Comune garantiva ad ogni iscritto 1.150 euro, fino ad un tetto massimo di 200mila euro. L’estate scorsa, la convenzione non è stata più rinnovata».

Alla riunione aperta a tutti i genitori dei bambini iscritti alla Bressan (oltre la metà di questi era assente) era presente anche il sindaco Lucio Buzzi, che sulla questione ha chiarito: «È un motivo strettamente contabile, non è una scelta per non aiutare. Quando abbiamo iniziato le trattative con la parrocchia per il rinnovo è nata la difficoltà del bilancio. Stipulare una convenzione con il Comune presuppone una entrata certa da parte dell’amministrazione nel bilancio corrente. La certezza di avere quella somma a disposizione, all’epoca e tutt’oggi, noi non ce l’abbiamo. Se l’avessimo stipulata avremmo commesso un danno erariale, ovvero spendere soldi pubblici senza avere una copertura». «Le difficoltà», ha spiegato il primo cittadino, «non sono insormontabili nel tempo. Con il piano di riequilibrio finanziario (che dovrà passare al vaglio della Corte dei Conti) riusciremo, nei prossimi 3 anni, a risanare il bilancio». Lucio Buzzi infine, ha preso l’impegno di garantire a settembre altri 50mila euro alla causa della materna ed ha precisato: «Nel 2018 confidiamo che il piano di riequilibrio possa avere dimensioni più positive e quindi di essere in grado di stipulare una convenzione». Infine ha lanciato la sua proposta: «Una sottoscrizione da parte delle famiglie per dare una mano alla scuola. L’amministrazione è la prima a mettere quello che può sul piatto: tagliamo, per tutto il 2017, un altro 20-30 per cento della nostra indennità di carica».

Don Daniele Soardo ha poi aggiunto: «L’ammanco per la scuola è grande, vogliamo però credere nella disponibilità dell’amministrazione e dei cittadini, anche con delle donazioni. Ce la possiamo fare, ma», riferendosi ai genitori, «chiedo a voi uno sforzo. L’aumento dei costi (oltre ai fissi) dipendono dal numero di iscritti».

All’uscita del teatro, dopo la riunione durata quasi due ore, i genitori sono perplessi. Chi assicura che nei prossimi giorni sottoscriverà l’iscrizione facendo leva sul fatto che più iscritti ci saranno meno alta sarà la retta, tenendo conto della comodità di avere la materna in paese; chi invece valuta, per il momento, soluzioni alternative non confidando in questo clima di incertezza.

Nicolò Vincenzi

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