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Il Comune cerca
chi può gestire
il servizio Sprar

Il sindaco Antonello Panuccio in una manifestazione, in ottobre, contro l’arrivo di profughi
Il sindaco Antonello Panuccio in una manifestazione, in ottobre, contro l’arrivo di profughi
Il sindaco Antonello Panuccio in una manifestazione, in ottobre, contro l’arrivo di profughi
Il sindaco Antonello Panuccio in una manifestazione, in ottobre, contro l’arrivo di profughi

L’amministrazione comunale, per comprendere se esistano i presupposti per realizzare lo Sprar, Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ha promulgato un bando per individuare un soggetto che ne gestisca il servizio, bando che scade il 9 marzo prossimo.

Nel dicembre scorso infatti, per evitare il sequestro da parte della prefettura dell’hotel Cristallo che avrebbe potuto accogliere nelle sue 93 camere dai 100 ai 200 profughi, il Comune aveva aderito allo Sprar che comportava il superamento del sequestro dell’hotel con una presenza di soli 30/35 profughi. Alla decisione era seguito il percorso della realizzazione con le diverse tappe: richiesta al Ministero degli Interni di adesione allo Sprar, stesura da parte degli uffici comunali del progetto di accoglienza, bando per reperire sul territorio appartamenti da destinare ai profughi e come ultima tappa, l’attuale bando per individuare un soggetto in grado di gestire il servizio che partirebbe solo dopo lo stanziamento dei finanziamenti da parte del Ministero. Dal momento però che il bando finalizzato al reperimento di appartamenti è andato deserto, chi parteciperà al nuovo bando deve pure reperire, con la collaborazione del Comune per le necessarie procedure, i locali, oltre a presentare il progetto di accoglienza in sintonia con le direttive dello Sprar, progetto che preveda la gestione completa del servizio per 30 profughi. Possono partecipare al bando enti ed organizzazioni, singole o consorziate, in possesso di una pluriennale e consecutiva esperienza nel settore, comprovata da attività e servizi. Le domande devono essere consegnate all’ufficio protocollo del Comune entro le ore 12 di giovedì 9 marzo.

Una commissione apposita esaminerà le domande e stabilirà una graduatoria in base alla qualità della proposta progettuale e dell’offerta economica. Farà seguito quindi la firma della relativa convenzione della durata triennale con l’effettiva disponibilità a fare partire lo Sprar. «Sono procedure lunghe e complesse», spiega il sindaco Antonello Panuccio «ma indispensabili per garantire trasparenza e correttezza nelle procedure, salvaguardare sia la sicurezza e serenità della cittadinanza, sia la qualità del progetto. Vorrei poi assicurare i cittadini», sottolinea il primo cittadino, «che il Comune, in caso di approvazione del progetto, non spenderà nemmeno un euro, perché la quota di co-finanziamento del cinque per cento sarà garantita solo ed esclusivamente con la messa a disposizione di personale, mezzi e risorse materiali, nel rispetto delle norme di cofinanziamento di cui al manuale operativo Sprar. Le risorse da trasferire, a fronte dei costi sostenuti dal soggetto che gestisce l’accoglienza, saranno costituite solo dal trasferimento della quota concessa dal Ministero dell’Interno e non dal bilancio comunale».

Conclude quindi ben determinato: «La nostra intenzione sarebbe stata quella di non aderire allo Sprar perché non condividiamo il tipo di soluzioni all’emergenza immigrazione date dal Governo centrale. Ma a Castel d’Azzano c’era in atto il sequestro dell’hotel Cristallo con 150/200 possibili ospiti, e quindi cercare di attuare lo Sprar è stata ancora la soluzione più sensata per limitare al massimo il numero richiedenti asilo sul territorio e così utilizzare la clausola di salvaguardia prevista dalla legge, che dice che dove interviene il Comune nessun privato può aprire centri di accoglienza. Per adesso un primo risultato c’è già stato: il solo avvio della procedura Sprar da parte del Comune ha evitato che fosse usato l’hotel, ma in futuro, se non si trovano alloggi idonei, resteremo sempre in balia delle decisioni che possono essere imposte dall’alto»

Per informazioni sul bando, chiamare il Comune, settore servizi sociali al numero 045.9215961.

Giorgio Guzzetti

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