<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
CASTEL D'AZZANO

Il canarino salvo
nel viaggio «lager»
torna incoronato

Il canarino scampato al viaggio in Portogallo  vincitore al campionato
Il canarino scampato al viaggio in Portogallo vincitore al campionato
Il canarino campione (video Pecora)

Uno dei canarini di Alfonsino Dolci, sopravvissuto alla strage del viaggio in Portogallo per i campionati del mondo di gennaio, è tornato con la corona di campione, medaglia d’oro nella sua categoria: bruno jaspe semplice diluizione rosso brinato.

I campionati sono iniziati il 17 gennaio con la tragica notizia, per gli allevatori italiani, della strage dei loro esemplari durante il viaggio organizzato dalla Federazione italiana ornicoltori, partito da Piacenza con un container con oltre 4000 canarini da tutta Italia. Ogni esemplare era nella sua gabbia con acqua e cibo necessari per il viaggio di 46 ore per Matosinhos, a sud del Portogallo, per la gara internazionale. Qualcosa è andato storto nella trasferta; all’arrivo, infatti, nel container sono stati trovati più di 1000 canarini morti, altri agonizzanti o mal messi, quindi esclusi dalla gara, pochi in buono stato. Causa principale: asfissia. Ma le indagini sono ancora in corso.

«È la prima volta che succede una cosa così», dice Dolci, l’allevatore che aveva consegnato per il trasporto 7 suoi esemplari: «Non sappiamo ancora cosa sia successo e neppure i numeri precisi. Dei miei 7, quattro sono morti, due messi male e uno in forze. Le speranze di confermare la vittoria conquistata nel 2010 nella stessa città, con un canarino di colore nero-topazio-rosso-mosaico svanirono, visto che avevo perso i miei migliori esemplari che da anni curavo e selezionavo per ottenere il piumaggio migliore. Ero rassegnato, non credevo di vincere. Quando però l’ho riportato a casa stava meglio di prima: canta tutto il giorno, sembra rinato; gli altri due invece non si sono ancora ripresi». Per comprendere meglio il valore del premio, va tenuto presente che la selezione della giuria è dura, e vincere nel colore è difficile perché nei pochi minuti della valutazione devono verificarsi molte circostanze, a volte fortuite: l’umore del canarino in quel momento, la sua calma davanti a persone diverse in modo da non scompaginare il piumaggio, la luce, l’ambiente. «Sapendo quello che gli era capitato in viaggio», sottolinea Dolci «la vittoria è stata eccezionale e per me di grande stimolo per continuare nella ricerca di colori particolari del piumaggio. Ho circa 70 coppie, tengo i migliori, acquisto per incroci, studio combinazioni nella ricerca sempre della sfumatura delle piume che colpisca. Questo esemplare discende da quello che ha vinto nel 2010, ma con variazioni nel colore: è un rosso particolare, con sfumature brune. E inoltre sono fortunato perché forse non ho perso tutto il lavoro di selezione di questi anni: ho un progenitore del vincitore, quindi posso continuare la selezione».

Giorgio Guzzetti

Suggerimenti