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I ragazzi disabili
fanno i postini
per il Comune

I ragazzi disabili del Centro di formazione professionale Casa di Nazareth continueranno a consegnare le comunicazioni del Comune ai residenti, svolgendo così un servizio di utilità sociale, con ricadute positive sul recupero di una loro parziale autonomia.

L’amministrazione di Mozzecane ha appena deliberato l’impegno di spesa per consentire al centro con sede legale a Ponton ed operativa in paese, a villa Ruffini, nell’ ex scuola materna, di proseguire con la collaborazione varata nel 2011. Lo stanziamento è poco più che simbolico, 1.500 euro per coprire il 2016, ma i risultati che si ottengono sono importanti. «Il Cfp offre un percorso triennale ai diversamente abili di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che possono conseguire la qualifica di operatori addetti alla ristorazione e trovare qualche sbocco occupazionale», spiega Alessandra Carcereri, coordinatrice.

Casa Nazareth gestisce inoltre il centro diurno dove si svolge attività di orientamento al lavoro. Gli utenti sono circa 25, residenti nel Villafranchese, da Sommacampagna ad Isola della Scala, hanno superato i 18 anni e faticano a inserirsi nel mondo del lavoro. «Per loro organizziamo laboratori che permettono di misurarsi in attività concrete. Ma anche percorsi educativi con finalità sociali, come la consegna del materiale informativo comunale», prosegue la coordinatrice. «Tra i ragazzi del centro diurno, alcuni portano la posta in maniera autonoma, raggiungendo i recapiti dove imbucare le comunicazioni a piedi o in bici. Per altri è necessario l’accompagnamento: c’è chi fatica a trovare la meta, chi deve imparare a chiedere informazioni e ad elaborarle per raggiungere l’indirizzo», dice Carcereri. «Orientarsi tra le vie, leggere i numeri civici, parlare con le persone consente di recuperare autonomia», aggiunge. E sensibilizza la popolazione ai problemi della disabilità. Casa Nazareth - che sulla realizzazione del progetto mantiene rapporti costanti con i Servizi sociali del Comune, rendiconta l’utilizzo dei soldi assegnati e i risultati socioeducativi raggiunti - ha ricevuto a giugno, sempre dal Comune, il ricavato della raccolta di sponsorizzazioni ottenute con il primo Trofeo dei Comuni veronesi. L’iniziativa ha impegnato sindaci, assessori e dipendenti comunali di 12 paesi in partite di calcio a cinque, a fini sociali.VA.ZA.

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