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I ragazzi dello scientifico
alla scoperta del Cnao

Gli studenti del liceo Medi davanti alla sede del Cnao
Gli studenti del liceo Medi davanti alla sede del Cnao
Gli studenti del liceo Medi davanti alla sede del Cnao
Gli studenti del liceo Medi davanti alla sede del Cnao

Appuntamento con la scienza più avanzata e applicata alla medicina, per 19 studenti del liceo Enrico Medi di Villafranca.

La classe quinta B dell’indirizzo scientifico ha visitato il Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia, struttura unica a livello italiano e una delle cinque al mondo specializzata in una tecnica che accelera particelle come ioni di carbonio e protoni per curare forme di tumore resistenti alla radioterapia.

I ragazzi sono stati accompagnati dall’insegnante di matematica e fisica Alessandra Adami e dal vicario Anna Boschini.

«L’adroterapia è una sorta di radioterapia che si usa per alcuni tipi di tumori che non rispondono alla terapia tradizionale. Utilizza particelle pesanti, dette adroni, come protoni o ioni in carbonio. E le accelera utilizzando sincrotroni, ovvero acceleratori», spiega Adami. «Esistono centri che utilizzano acceleratori per ioni o protoni, ma il Cnao può lavorare con entrambi e per questo è uno dei cinque al mondo».

Gli studenti hanno assistito a una conferenza che spiegava il funzionamento dell’acceleratore, un «tubo» di 80 metri, e la modalità della terapia: «Gli adroni hanno la capacità di rilasciare tutta l’energia in un punto specifico investendo molto poco i tessuti che vengono prima della massa tumorale da trattare e lascia intoccati i tessuti che vengono dopo la massa». I ragazzi sono stati informati sul protocollo utilizzato con i pazienti ed è stato mostrato loro l’acceleratore. «L’hanno visto dal vero e hanno visitato la sala di controllo e quella in cui viene preparato il paziente». Il Cnao lavora 24 ore su 24. Di giorno effettua le terapie e di notte fa ricerca. «I ragazzi», conclude Adami, «sono rimasti stupiti dal fatto che in Italia ci sia un centro di questo tipo e hanno mostrato interesse per le grandezze del macchinario: non è un acceleratore, ma è pur sempre di 80 metri».

Il liceo Medi non è nuovo alle visite in centri di ricerca scientifici. Lo scorso anno scolastico la professoressa Adami ha accompagnato alcune classi al Cern di Ginevra l'organizzazione europea di ricerche nucleari.

Circa 64 ragazzi sono scesi nei sotterranei per vedere l'acceleratore Lhc utilizzato per individuare, nel 2012, il Bosone di Higgs, la «particella di Dio». M.V.A.

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