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I pionieri disc jockey
vogliono riaprire
la radio del 1979

Riaccendere la musica, tornare a raccogliere segnalazioni, sfoghi, confidenze dei compaesani, ridare voce al territorio, come ai vecchi tempi delle radio libere.

Con questa finalità i fondatori di radio Mozzecane si sono dati appuntamento per domani per un’operazione che non è solo un amarcord, ma anche un nuovo inizio. Grazie a Facebook, infatti gli ex ragazzi che nel ’79 lavoravano alle frequenze 97.3 sono tornati in contatto e hanno pensato di riattivare le trasmissioni.

«Il periodo è buono perché esiste la possibilità che presto il governo apra un bando per ridistribuire le frequenze in onde corte e che quindi si stia aprendo un canale per ottenere le concessioni», spiega Oreste Egione, classe 66, che da ragazzino, usciva da scuola per catapultarsi nella sede dell’emittente intrattenendosi per ore tra microfoni e consolle. «Intanto puntiamo a incontrare amici che hanno condiviso la passione negli anni ’80 e a riattivare la programmazione via web. Per ora funziona solo la filodiffusione», dice. «Per questo stiamo organizzando una cena in un ristorante del paese per il primo venerdì di luglio. A distanza di 35 anni noi componenti ci ritroveremo tutti insieme per rivederci e riabbracciarci con l’intento di ritornare in radio. Poi costituiremo un’associazione per far ripartire le trasmissioni», prosegue. Radio Mozzecane nacque nel settembre del 1979 grazie alla volontà di alcuni imprenditori, interessati a creare un punto di incontro per i giovani del territorio. «Con pochi soldi si decise di investire, comprando attrezzature e frequenze per poter trasmettere dalla sede di via Duca Abruzzi, coprendo un raggio di 5 chilometri», racconta Egione. La radio, con una ventina di volontari, risultò molto seguita. Nel ’90 fu ceduta alla parrocchia e poi chiusa.VA.ZA.

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