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I campanari onorano
il mezzo secolo
dei bronzi della torre

Due campanari in concerto
Due campanari in concerto
Due campanari in concerto
Due campanari in concerto

Squillano da mezzo secolo le campane della chiesa di San Lorenzo. L’anniversario della fusione dei cinque bronzi della torre parrocchiale è stato celebrato con una serie di concerti eseguiti durante una rassegna campanaria, organizzata nei giorni scorsi dal gruppo campanari di Bagnolo. La manifestazione, giunta alla decima edizione ha interessato sia il concerto del capoluogo che quello della frazione, composta da sei bronzi.

Otto squadre delle province di Verona e Vicenza, per un totale di 50 suonatori, si sono avvicendate alle funi dei due campanili, eseguendo melodie con il sistema «veronese», che consiste nel portare i bronzi «a bicchiere» e nel farli roteare di 360 gradi. I vari gruppi, dapprima, hanno fatto rintoccare le cinque campane di Nogarole, tra cui la maggiore del peso di 600 chilogrammi, fuse nel 1967 dalla fonderia Cavadini di Verona e restaurate nel 2013. Quindi i partecipanti si sono spostati a Bagnolo, dove sulla torre della chiesa di San Martino sono appese sei campane, sempre fuse dai Cavadini, nel 1899. Il maggiore di questi bronzi pesa 500 chilogrammi. Hanno partecipato le squadre di San Pietro di Legnago, Albaredo d’Adige, Zermeghedo (Vicenza), Trevenzuolo, Castagnaro, La Torre, Madonna di Dossobuono e Sona. Il 76enne Rino Bertaglia, capo dei campanari di Bagnolo, testimonia la passione per questa arte: «La nostra squadra», evidenzia Bertaglia, «conta una dozzina di suonatori ed è attiva dal dopoguerra. Nell’ultimo anno sono entrati a far parte del gruppo quattro giovani, tra i 16 ed i 17 anni, che stanno imparando quest’antica arte. A tale scopo ci alleniamo a Bagnolo tutti i venerdì, alle 20, e, quando è possibile, anche la domenica mattina». Durante le esecuzioni, i suonatori sono diretti da due «maestri», ovvero lo stesso Bertaglia e Matteo Bolisani.F.T.

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