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Halloween al bando, qui si festeggia la luce

La cena dell’anno scorso alla prima edizione della Festa della luce al Circolo Noi di San ZenoFamiglie in circolo illuminano la notte della vigilia di Ognissanti
La cena dell’anno scorso alla prima edizione della Festa della luce al Circolo Noi di San ZenoFamiglie in circolo illuminano la notte della vigilia di Ognissanti
La cena dell’anno scorso alla prima edizione della Festa della luce al Circolo Noi di San ZenoFamiglie in circolo illuminano la notte della vigilia di Ognissanti
La cena dell’anno scorso alla prima edizione della Festa della luce al Circolo Noi di San ZenoFamiglie in circolo illuminano la notte della vigilia di Ognissanti

Luce per contrastare le tenebre. Vita contro la morte. Bambini vestiti da angioletti e non da vampiri. Questa sera in diverse località del villafranchese verranno organizzate feste per celebrare la vita. Riprendere a piene mani le tradizioni cristiane e metterne nel cassetto altre. Il circolo Noi di San Zeno di Mozzecane, assieme a quello di Pizzoletta, e la parrocchia di Trevenzuolo organizzano la prima Festa della luce. « Purtroppo il fatto di festeggiare Halloween si sta diffondendo sempre di più», commenta Eva Reani, una delle organizzatrici a Trevenzuolo. «I bambini questo lo colgono, ma quella è una festa che mette al centro la morte. Noi abbiamo un’idea diversa». Da qui l’intuizione di organizzare una manifestazione che andasse nel senso opposto, un momento per celebrare la vita. «La stessa zucca, simbolo per eccellenza di Halloween, viene ritagliata in maniera tenebrosa e i nostri bambini assorbono tutto questo», prosegue Reani. La Festa della luce ha sicuramente uno stretto legame con gli insegnamenti cattolici, ma non per questo chiude le porte alle altre religioni. «La serata è aperta a tutti i bambini, di qualsiasi credo», precisa l’organizzatrice. Ovvio, tuttavia, che il punto su cui fa perno l’intera manifestazione è la festività del primo novembre, Ognissanti. «Per noi questo giorno è molto importante. Non vogliamo collegarlo a una idea di morte», prosegue. I bambini durante la serata infatti verranno vestiti da angioletti e per ricordare i propri cari defunti consegneranno un piccolo bigliettino creato da loro ai familiari; un simbolo per non dimenticare un nonno o un parente stretto che non c’è più. L’appuntamento è fissato alle 17 quando in parrocchia verrà proiettato il cartone animato Coco. La stessa serata verrà organizzata anche a San Zeno di Mozzecane, sempre negli spazi parrocchiali, dal circolo Noi della frazione in collaborazione con l’associazione Famiglie insieme. Quest’anno accanto a loro ci sarà anche il circolo Noi di Pizzoletta che collaborerà alla riuscita della festa. «Abbiamo deciso di farla perché da anni con la parrocchia pensavamo di far festeggiare alle famiglie e ai bambini la festività dei Santi. Quindi», spiega Simone Faccioli assessore alle manifestazioni di Mozzecane, ma che questa sera vestirà solo i panni dell’organizzatore dell’evento, «far risaltare le nostre tradizioni cristiane. A differenza della festa di Halloween che non è nostra». L’intento, assicura, è quello di celebrare al meglio la festività cristiana. Non è la prima volta che questa tipo di serata viene allestita, ma quella di quest’anno sarà ufficialmente l’edizione numero uno. Festa della luce è un nome che viene utilizzato molto spesso per questo tipo di eventi. Sono diverse, infatti, le parrocchie che già a partire dal nome vogliono porre un argine, o almeno un’ alternativa, al dilagare dei festeggiamenti di Halloween. Quest’ultima è una tradizione importata dal mondo anglosassone che col tempo si è insinuata nel nostro Paese. Halloween, letteralmente all hallows eve, ovvero la vigilia di Ognissanti, ha radici profonde e contrastanti. Pare che abbia origini Irlandesi, più precisamente celtiche. Una volta che parte del popolo irlandese è emigrato negli Stati Uniti anche la festa del famoso motto Dolcetto o scherzetto ha attecchito. Da lì l’influenza a stelle e strisce è ritornata indietro e si è sviluppata anche in Italia, dove per altro il culto dei morti in questi particolari giorni, anche se in modi diversi, era già presente. «Il nome Festa della luce era già stato usato da altre parrocchie anche nella nostra diocesi, proprio perché la luce illumina il cammino della nostra vita», continua Faccioli. «Halloween è la festa delle tenebre, della paura e del buio. Noi vogliamo festeggiare la luce». Ma precisa: «Non vogliamo contrastare nessuno. Ognuno è libero di festeggiare quello che vuole, ci mancherebbe», punto per altro sottolineato anche dagli organizzatori della festa di Trevenzuolo. Negli spazi parrocchiali di San Zeno dunque ci saranno momenti di preghiera e verrà acceso un fuoco che illuminerà il cielo della vigilia. In una seconda fase verrà servita una cena per tutti, con servizio bar e musica. •

Nicolò Vincenzi

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