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Giro di vite sui furbetti dei rifiuti Già trenta multe in pochi giorni

Materassi e altri rifiuti ingombranti abbandonati in stradaLe riprese delle telecamere di videosorveglianza
Materassi e altri rifiuti ingombranti abbandonati in stradaLe riprese delle telecamere di videosorveglianza
Materassi e altri rifiuti ingombranti abbandonati in stradaLe riprese delle telecamere di videosorveglianza
Materassi e altri rifiuti ingombranti abbandonati in stradaLe riprese delle telecamere di videosorveglianza

Campane del vetro punto di riferimento per lo scarico abusivo di sacchetti di immondizia non differenziata e oggetti ingombranti. Cestini dei parchi usati come pattumiere domestiche da chi non vuole seguire le regole vigenti. Carte, lattine, bottiglie ovunque. Villafranca è sporca. Lo denunciano in coro i cittadini che ora segnalano materassi ed elettrodomestici abbandonati per strada, ora lamentano l’incuria e la sporcizia dei marciapiedi. Eppure proprio tra i cittadini si nascondono gli incivili che usano i luoghi pubblici come fossero discariche. Contro di loro l’amministrazione comunale passa al contrattacco. Tolleranza zero, ora. È vero, questa l’abbiamo già sentita. Ma ora parlano i circa trenta verbali elevati ad altrettanti cittadini dalla polizia municipale negli ultimi quindici giorni. Sanzioni perlopiù di 150 euro, ma qualcuna anche di 300. È il risultato di un’azione combinata messa a punto da Elisa Marocchio, impiegata comunale con Nicoletta Toffaletti dell’ufficio Ecologia, e i vigili urbani. Marocchio controlla il contenuto dei sacchi abbandonati per strada. Al suo fianco un agente di polizia verifica che ci siano indizi per risalire all’artefice del misfatto. E passa alla multa. Tra i motivi dei verbali ci sono la mancata differenziazione, l’esposizione dei rifiuti fuori dagli orari prestabiliti, l’uso di sacchetti non conformi (il sacco nero è vietato) o di quello di plastica per carta e cartone, l’abbandono di rifiuti alle campane del vetro, l’uso dei cestini pubblici per buttare le immondizie di casa non differenziate. Sono azioni da non fare: la carta esposta prima del dovuto viene sparsa ovunque dal vento; l’umido esposto nelle ore calde, quando invece si raccoglie la sera, provoca cattivi odori; riempire i cestini dei parchi con rifiuti domestici impone un ulteriore servizio di pulizia da parte del Comune (per questo la multa in tal caso è più salata: 300 euro). La task force ha già colto in flagrante alcune persone. Altre sono state riprese dalle telecamere (questo fuga i dubbi sul fatto che la videosorveglianza funzioni). Altre sono state beccate da vigili in borghese o in appostamento. Gli strumenti messi in campo sono molti. «Abbiamo intensificato l’attività dell’ufficio Ecologia e della polizia municipale per ostacolare il fenomeno degli inquinatori seriali: è una questione di senso civico ed economico, perché il malcostume ricade sulle tasche dei cittadini e deve finire», attacca l’assessore Riccardo Maraia, delegato all’ecologia. «È una situazione intollerabile. Ci sono punti critici come le rive del Tione dove i cestini sono continuamente riempiti di rifiuti. Nel tratto del parco urbano sarà installato un impianto di videosorveglianza. I cittadini sappiano che saranno tutti controllati. Anche quelli che si lamentano di continuo dello sporco e poi vengono colti in flagrante abbandonare rifiuti». Oltre al Tione, punti nevralgici sono il quartiere Collodi dove Marocchio è passata di casa in casa per riconsegnare a tutti i calendari della raccolta differenziata, o vie residenziali come via Ortigara o via Dell’Alpino dove alcune persone sono state individuate. In via Marchi una situazione cronica è stata risolta con gli appostamenti. «È bene che i cittadini sappiano che non la faranno franca e se la gente ci aiuta, vinceremo questa battaglia», conclude Maraia. La situazione è andata degenerando nell’ultimo biennio. E questo perché molti, ritenendosi impuniti, hanno iniziato a venir meno alle regole della differenziata. «Abbiamo la App comunale e Rifiutility del consorzio che indicano quando e come differenziare», aggiunge il sindaco Roberto Dall’Oca, delegato alla polizia municipale. «Diamo un servizio che costa, è inconcepibile che qualcuno non lo sfrutti. Metteremo in campo tutti i mezzi a disposizione per mettere un freno alla maleducazione». •

Maria Vittoria Adami

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