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Fulmine sul campanile
Paura e danni a Povegliano

Il punto dove il fulmine si è abbattuto sul campanile
Il punto dove il fulmine si è abbattuto sul campanile
Il punto dove il fulmine si è abbattuto sul campanile
Il punto dove il fulmine si è abbattuto sul campanile

Il temporale di ieri mattina ha causato danni e disagi a Povegliano. Alle 6,53 un fulmine ha colpito il campanile, nella centrale piazza IV Novembre con un botto impressionante. Nulla lasciava presagire tanta furia, perché in quel momento piovigginava e si vedevano lampi e si sentivano tuoni, ma non particolarmente forti. Poi, in un momento di apparente calma, il botto.

Il fulmine ha divelto un pezzo di spigolo esterno, rinforzato con una gabbia di ferro, del primo tratto della torre. Quindi è entrato nel piano terra e ha fatto esplodere il quadro elettrico. Mancando la corrente elettrica, le campane possono suonare solo se azionate a mano e quindi non si è sentito il suono dell’Ave Maria e del mezzogiorno e l’orologio è rimasto fermo sulle 6,53. Non sembrano esserci altri danni alla torre campanaria e il quadro elettrico dovrà essere sostituito. Dagli stradini comunali sono stati rimossi i pezzi di mattone caduti.

Nel municipio, che si trova di fronte al campanile, sono stati fulminati due computer, uno nell’ufficio anagrafe e uno nell’ufficio elettorale, che si trovano al piano terra. Inoltre è stata rotta l’attrezzatura per la connessione dati, con conseguenti disagi per gli uffici. In mattinata un tecnico informatico si è messo al lavoro per riparare i danni e ripristinare l’entrata e l’uscita dei dati. Ha smesso di funzionare anche il tabellone luminoso con cui il Comune fornisce informazioni utili. Sempre in piazza, in due punti a distanza di pochi metri dal campanile, si sono formate due fontanelle: una nella piazzetta adiacente al circolo parrocchiale e un’altra all’ incrocio di via Roma con via Vò. Probabilmente il fulmine, scaricandosi a terra, ha fatto saltare in due punti le tubature dell’acquedotto.

Giorgio Bovo

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