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E all’Appiani il Sommacampagna alzò la Coppa

Stadio Appiani, 1° luglio 1978: il Sommacampagna festeggia la conquista della Coppa Italia dilettanti
Stadio Appiani, 1° luglio 1978: il Sommacampagna festeggia la conquista della Coppa Italia dilettanti
Stadio Appiani, 1° luglio 1978: il Sommacampagna festeggia la conquista della Coppa Italia dilettanti
Stadio Appiani, 1° luglio 1978: il Sommacampagna festeggia la conquista della Coppa Italia dilettanti

Era sabato, il 1° luglio di quarant’anni fa. In una serata piovosa, il calcio di Sommacampagna fece la voce grossa e al glorioso stadio Appiani di Padova conquistò la Coppa Italia dilettanti. Slittano per praticità i festeggiamenti: per l'anniversario l'Ente fiera consegnerà la benemerenza alla squadra il 26 agosto in sala consiliare e, sempre nell'ambito dell'inaugurazione delle manifestazioni della fiera, una targa sarà scoperta, con la collaborazione della Promosport su una parete degli spogliatoi del calcio, a memoria dei posteri. Poi il pranzo a villa Vento di Custoza. Non fu un successo qualsiasi, quello del team locale: mai nessuna veronese nei 53 anni della competizione è riuscita a fregiarsi della coccarda tricolore mentre l'albo d'oro presenta un carnet di tutto rispetto con nomi come Varese, Treviso, Savona, Ancona, Campobasso, Cittadella. Questa la formazione del Sommacampagna che quella sera a Padova, opposta ai rodigini del Contarina (ora comune Porto Viro dopo la fusione con quello di Donada) conquistò il trofeo, alla sua dodicesima edizione, vincendo 1-0: Bertucco, Dusi, Giacomelli, Zanini (Sbampato dal 36' del primo tempo), Perazzini, Minucelli.Talibov, Benedetti, Begnini, Cherubini, Ferrais. Allenatore Cesare Maccacaro con in panchina i soli numeri 12 Mauli e 14 Bendinelli. Arbitro Claudio Caprini di Perugia; guardalinee Werther Cornieti di Forlì (poi diventato arbitro in A) e Paolo Fusaroli di Cesena. Il triplice fischio finale di Caprini accomunò nel trionfo il clan veronese, i fratelli Dino e Cesare Maccacaro, il vicepresidente Carlo Murari, il segretario Renato Molinarelli, il direttore sportivo Luigi Milanese, il medico dottor Ugo Venturi, il massaggiatore Battista Trivela Forante e il nugolo di collaboratori. Tra i tanti attestati di stima, ricordiamo solo quello curioso del tifoso Ariano Tomelleri con telegramma «Sommacampagna», iniziali di Siate Onorati Maccacaro Murari Aver Conquistato Ambito Meritato Premio Auguro Giocatori Nazionale Azzurra. Nel 2003, nel venticinquesimo, avversari del Contarina e terna compresa, parteciparono tutti al revival, prima al campo sportivo, poi sotto le barchesse di villa Venier. La conquista dei ragazzi biancocelesti assunse maggior valore perchè costretti ad «allenarsi» sull' inadeguato impianto di via Bassa, meglio detto delle Baruggiole, (molte volte il Sommacampagna era costretto a sgambettare sull'asfalto, ma a Cesare Maccacaro la cosa non dispiaceva perché il «rosso» voleva in campo tanti muratori e pochi geometri). Al proposito Begnini e un gruppo di ex si sono ritrovati in questi giorni per prepare la festa e al meravigliato Begnini, in visita agli attuali impianti sportivi, pareva di essere in un altro mondo. «Forse su un rettangolo erboso non avremmo raccolto simili successi», ha sbottato, confortato, l'eroe dell'Appiani. Alla Coppa Italia dilettanti il Sommacampagna arrivò con l’1-1 e il 2-0 sul Sivam Bagnolo, il 2-0 e la sconfitta per 1-0 con la Miranese (Venezia) e gli stessi risultati con la Soresinese (Cremona), la vittoria per 1-0 e il pareggio per 1-1 con il Fucecchio (Firenze), le vittorie sulla Vogherese di Pavia per 2-1 e 1-0, i pareggi contro l’Assisi per 1-1 e 0-0; la vittoria per 1-0 e la sfida finita 4-4 ai rigori con il Gubbio e infine il successo per 1-0 sul Contarina. •

Lorenzo Quaini

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