<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
LA DECISIONE DEL PREFETTO

Ditta di trasporti
in odore di mafia
Arriva lo «stop»

Il prefetto Mulas
Il prefetto Mulas
Il prefetto Mulas
Il prefetto Mulas

Il prefetto Salvatore Mulas ha emesso una nuova interdittiva antimafia nei confronti di una azienda di trasporti di Nogarole Rocca, la Verotransport, gestita da un imprenditore calabrese. Già nel 2016 l'azienda era stata oggetto di un simile provvedimento collegato a quelli emessi nei confronti di imprese Albi Service e Noleggi Srl e Agl Group Srl.

 

La prefettura fa sapere che quest'ultimo procedimento «trova fondamento negli accertamenti svolti della prefettura nei confronti di due nuclei famigliari calabresi che da anni si sono insediati nella provincia di Verona, gestendo molteplici aziende di trasporto, a partire dalla Tranz Veicom srl, la cui sede di Nogarole Rocca fu chiusa prima che la Prefettura potesse intervenire». Dai palazzi scaligeri si precisa anche che «dagli accertamenti emerse il collegamento parentale ed imprenditoriale tra l’attuale socio unico della ditta (ed ex amministratore unico) ed i fratelli  Domenico, Antonio e Giuseppe Franco, condannati in primo grado (tranne Domenico che non ha optato per il rito abbreviato) per il reato di associazione di tipo mafioso in qualità di partecipi della cosca 'ndranghestista Pesce, a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 2 ottobre 2014 dal Tribunale di Reggio Calabria scaturita dall’operazione denominata Porto Franco della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria». Dalle indagini sarebbe emerso che dopo la prima interdittiva, il titolare avrebbe ceduto la carica a un dipendente veronese incensurato.

Suggerimenti