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Ci sono 40 profughi in arrivo
Gli abitanti: «Non li vogliamo»

La sfilata organizzata a Buttapietra per contestare il progetto di accoglienza FOTO AMATO
La sfilata organizzata a Buttapietra per contestare il progetto di accoglienza FOTO AMATO
La sfilata organizzata a Buttapietra per contestare il progetto di accoglienza FOTO AMATO
La sfilata organizzata a Buttapietra per contestare il progetto di accoglienza FOTO AMATO

Il contrasto al possibile arrivo di nuovi profughi a Buttapietra, dopo essersi manifestato pubblicamente per la prima volta la scorsa settimana con un’affollata e calda assemblea, ieri sera ha prodotto una manifestazione di piazza alla quale c’erano circa 250 persone. Solo meno della metà di esse giocava in casa, mentre tutti gli altri erano attivisti di Verona ai Veronesi. Il movimento, ufficialmente apartitico, ma di fatto frequentato da molti esponenti storici della destra veronese, che da tempo organizza incontri e cortei. Iniziative contrarie a quello che i suoi portavoce, compreso Alessandro Rancani che ieri sera ha animato il corteo che ha percorso il centro del paese, descrivono come un «progetto di sostituzione etnica». Anche a Buttapietra, infatti, sono riecheggiati slogan volti a fermare «l’invasione».

Fra i cittadini di Buttapietra spiccavano gli abitanti di Magnano. La piccola frazione nella quale, secondo un progetto di accoglienza presentato in Prefettura da una cooperativa di Vercelli, dovrebbero arrivare quaranta richiedenti asilo. «Vogliono portare queste persone in una corte del Seicento in cui abitano in tutto 18 persone», ha affermato Giuseppe Merzi, uno dei cittadini di Magnano. Il quale ha comunque affermato: «Non si preoccupino, noi comunque di lì non ce ne andremo». A fare l’intervento più deciso nel comizio di chiusura della manifestazione è però stato il sindaco Sara Moretto, che ha sfilato senza fascia ma accompagnato da quasi tutta la sua maggioranza: «Chi non ha partecipato a questa iniziativa, che ho fatto organizzare da un’associazione che ha già realizzato molte iniziative di questo tipo, è complice di un sistema che è sostenuto dal governo e, sfruttando la povera gente, genera un giro di denaro notevolissimo», ha affermato, per poi prendersela con le forze di opposizione che, compresa la Lega, erano assenti: «Evidentemente non vogliono bene a Buttapietra».

Luca Fiorin

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