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Chiude il Cas all’hotel Marino
I 43 ospiti distribuiti in provincia

L’albergo Marino ospita profughi dal 2015
L’albergo Marino ospita profughi dal 2015
L’albergo Marino ospita profughi dal 2015
L’albergo Marino ospita profughi dal 2015

Ottanta profughi ospitati in 25 mesi di attività, di cui una ventina sono andati all’estero, cinque hanno assunto lo status di rifugiati politici, ventidue hanno dovuto fare i conti con un diniego alle loro richieste di asilo e ora stanno attendendo un nuovo pronunciamento, avendo presentato appello contro tale decisione. Infine, i rimanenti stanno aspettando il primo verdetto della commissione che vaglia la storia di chi arriva in Italia dopo aver viaggiato sui cosiddetti «barconi della morte».

È il bilancio, dal punto di vista esclusivamente numerico, del Centro di accoglienza straordinaria che era attivo dal maggio del 2015 all’albergo Marino di Buttapietra e che da domani inizierà a essere svuotato, in seguito al mancato rinnovo della convenzione da parte dei proprietari dell’immobile.

Degli attuali 43 ospiti del Marino, 14 dovrebbero essere trasferiti a Isola della Scala: si tratta di coloro che sono riusciti ad ottenere dei contratti di lavoro temporanei in aziende agricole della zona per la raccolta estiva. Altri andranno all’hotel Monaco a Verona mentre la maggior parte sarà portata a Castagnaro.

«Secondo quanto ci è stato riferito dalla cooperativa, che sta gestendo i trasferimenti, tutto dovrebbe essere concluso entro giovedì», racconta Loretta Girelli, che è una dei titolari dell’albergo Marino. La decisione di non rinnovare l’accordo per il Cas, sottolinea la proprietaria, è stato preso in seguito al cambiamento delle regole della convenzione, che ora va stipulata seguendo formule più complesse, e in considerazione di alcune motivazioni strettamente personali dei proprietari della storica struttura. L.F.

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