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Caso Cristallo,
accuse al sindaco:
«Crea il panico»

L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano
L’hotel Cristallo a Castel d’Azzano

La notizia del prossimo arrivo dei profughi all’hotel Cristallo, sequestrato dalla prefettura, ha provocato critiche nella minoranza consiliare, rivolte soprattutto al sindaco Antonello Panuccio. Le prime vengono dal consigliere comunale Pd Sara Annechini e dal segretario dello stesso partito Valeria Pernice dopo aver incontrato in prefettura Alessandro Tortorella, capo di gabinetto, per conoscere i dettagli della vicenda. «La Prefettura», spiegano, «ha chiesto più volte ai sindaci dei 98 comuni della provincia collaborazione nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo, richieste cadute per lo più nel vuoto. L’inevitabile impatto che i migranti possono avere sul territorio possono essere risolte con il dialogo fra le istituzioni. Nella presente situazione, senza dialogo sono evidenti i risultati che si ottengono. Castel d’Azzano», continuano, «non ha mai avuto sul suo territorio richiedenti asilo. La requisizione della struttura alberghiera è stata annunciata con un allarmistico messaggio del sindaco sul proprio profilo Facebook, mettendo in subbuglio la comunità. Compito di un sindaco», ribadiscono, «è trovare soluzioni per il benessere dei cittadini e non appiccare incendi che si potevano evitare. Allo stato attuale non si ha certezza di quanti richiedenti asilo potranno essere accolti, essendo una situazione in continua evoluzione. Invece di affidarsi a Facebook potrebbe essere più utile sedere a un tavolo, discutere numeri e progetti, gestire invece di subire. In altre parole fare il sindaco». «Ho semplicemente comunicato ai miei concittadini le cose come stanno», risponde Panuccio. «Ne hanno il diritto. Capisco anche la necessità del Pd di cercare di minimizzare la notizia per non perdere consensi al prossimo referendum, ma la verità va detta anche quando fa male e i miei concittadini hanno il diritto di sapere. I social network sono uno strumento veloce di comunicazione usato da tanti, Renzi compreso».

I consiglieri di minoranza Alessandro Testini e il compagno di lista Sergio Falzi esprimono invece il disagio della popolazione di via Scuderlando, dove è situato l’albergo Cristallo: «La notizia è stata una bomba a ciel sereno; gli abitanti sono allarmati perché non sanno come stanno le cose e la paura serpeggia. Perché, prima di dare la notizia, i responsabili non si sono parlati?».

Diverse le critiche di Valerio Basalico, consigliere comunale di minoranza e segretario della locale sezione della Lega Nord: «Le critiche del Pd sono fuori luogo, perché se c’è qualcuno che non sta gestendo bene il problema dei profughi, è proprio il governo targato Pd».

«Assurdo poi», conclude il consigliere del Carroccio, «che un hotel in piena attività venga requisito per ospitare profughi, mettendo sul lastrico i dipendenti. Vorrei chiedere infine al Prefetto se ha mai adottato un provvedimento del genere per quei cittadini che si trovano sulla strada, senza casa e senza stipendio».

Giorgio Guzzetti

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