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Casa pericolante in centro
Si va in cerca di soluzioni

Il tetto della casa pericolante fotografato da un drone
Il tetto della casa pericolante fotografato da un drone
Il tetto della casa pericolante fotografato da un drone
Il tetto della casa pericolante fotografato da un drone

La casa pericolante che si trova nel centro di Buttapietra, al numero civico 1 di piazza Roma, continua a fare notizia. Considerata «a rischio di crollo» e avendo una parte del tetto squarciata, continua a costituire un problema irrisolvibile. Nonostante siano passati più di tre anni da 5 marzo 2014 in cui, per la prima volta il sindaco del paese, allora Aldo Muraro, intimò con un’ordinanza ai proprietari (la società immobiliare Costruzioni Verona, che ha sede a San Giovanni Lupatoto, e la signora Graziella Govoni di Bologna) di mettere in sicurezza lo stabile, di fatto nulla è accaduto. Considerato che i proprietari non si sono mossi, il Comune già nel marzo del 2014 ha messo le transenne in maniera da evitare il passaggio nell’area potenzialmente più pericolosa. Solo per affrontare lo stato di degrado che esisteva allora, servivano 50mila euro che avrebbe dovuto spendere il Comune, per poi chiedere il rimborso ai proprietari. A più di un anno e mezzo di distanza dalla prima ordinanza, il sindaco Muraro ha quindi emesso, sempre nei confronti dei proprietari, una diffida ad intervenire. Quell’atto era datato 13 ottobre 2015 ed anch’esso non è stato eseguito. Non solo, esso è anche rimasto, ed intanto è passato un altro anno e mezzo, senza seguito. Il 4 aprile scorso, l’attuale sindaco Sara Moretto ha emesso un atto d’imperio, con il quale ha ordinato ai proprietari di provvedere con estrema urgenza a realizzare tutti gli interventi utili a tutelare sia la pubblica che la privata incolumità, rimuovendo le parti pericolanti e mettendo tiranti e puntelli dove necessario. Allora, inoltre, il primo cittadino aveva anche disposto che entro cinque giorni venisse transennata la parete sud dello stabile. Proprio da quest’ultima ordinanza, si era saputo del decesso della signora Govoni, avvenuto nel giugno del 2016. Alla morte aveva poi fatto seguito una successione che al tempo dell’ordinanza doveva ancora essere completata. Rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri Renzo Giacopuzzi e Antonio Pegoraro, il sindaco e l’assessore al territorio Luca Zonin affermano di aver «iniziato un dialogo con i proprietari e c’è la volontà comune di risolvere questa situazione».

Luca Fiorin

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