<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Casa a rischio crollo
Nulla di fatto da tre anni

La casa in stato di degrado e pericolante, in via Roma, transennata dal 2014
La casa in stato di degrado e pericolante, in via Roma, transennata dal 2014
La casa in stato di degrado e pericolante, in via Roma, transennata dal 2014
La casa in stato di degrado e pericolante, in via Roma, transennata dal 2014

Torna in primo piano la vicenda dell’edificio che si trova a lato del municipio di Buttapietra. Uno stabile che, secondo i tecnici municipali, è così malmesso da essere considerato a rischio di crollo ma che da tre anni, nonostante non siano mancate intimazioni formali ad intervenire rivolte ai proprietari, continua a non essere oggetto di nessun intervento. A garantire la sicurezza di coloro che passano nell’area pedonale pubblica su cui l’edificio si affaccia, infatti, sono solo le transenne che sono state poste, ad un paio di metri dai muri dello stabile, dal Comune.

A risollevare la questione, chiedendo un intervento risolutivo, è un’interpellanza indirizzata al sindaco che è stata depositata questa settimana in Comune dai consiglieri leghisti, di opposizione, Renzo Giacopuzzi ed Antonio Muraro. Nel documento si ripercorre, per sommi capi, la vicenda del fabbricato, che si trova al numero civico 1 di via Roma. Il 24 febbraio del 2014 lo stabile era stato il teatro di un sopralluogo effettuato dai tecnici municipali, i quali avevano «rilevato il danneggiamento della copertura, con parziale crollo del tetto». Secondo quanto riportano I consiglieri, «il fabbricato risultava danneggiato in modo considerevole e manifestava una evidente situazione di precarietà». Uno stato di dissesto così forte che «l’intero stabile potrebbe crollare in seguito ad avverse condizioni meteorologiche». Insomma, già allora, cioé tre anni fa, esisteva una «possibile situazione di pericolo per l’incolumità delle persone».

Per questo il Comune, già il 5 marzo 2014, aveva ordinato formalmente ai proprietari - la società immobiliare «Costruzioni Verona», che ha sede a San Giovanni Lupatoto e come amministratore unico il signor Giuseppe Aldo Longo, e la signora Graziella Govoni di Bologna – di mettere in sicurezza lo stabile, evitando ogni pericolo per i passanti. Tale disposizione, però, non è stata eseguita. Così, il 13 ottobre 2015, più di un anno e mezzo dopo, dal municipio è partita una diffida, rivolta sempre ai proprietari, con la quale si ingiungeva loro di fare quanto era stato prescritto con la prima ordinanza, con un termine: entro trenta giorni. In caso di seconda inadempienza, sarebbe intervenuto direttamente il Comune, rivalendosi poi, per le spese sostenute, su chi non aveva realizzato quanto doveva.

Da allora, però, non è più accaduto nulla. L’edificio, ad oggi, è nello stesso stato in cui versava nel febbraio del 2014 e l’unica misura presa continua a consistere nella presenza delle transenne, messe in modo da evitare che la gente si avvicini troppo ai muri. Per questo ora i consiglieri di opposizione chiedono formalmente perché non siano state fatte rispettare le prescrizioni contenute nell’ordinanza e nella diffida e perché il Comune, pur essendo in gioco la sicurezza delle persone che passano ogni giorno vicino allo stabile, non abbia provveduto a mettere in sicurezza l’edificio.

«Questo», affermano i consiglieri Giacopuzzi e Pegoraro, «non è certo un bel biglietto da visita per Buttapietra ed anche se le ordinanze sono state firmate dal precedente sindaco, quello attuale è comunque da ritenersi responsabile di eventuali danni a persone e cose, anche perché nella passata amministrazione era vicesindaco».

Dal canto suo, però, per ora il primo cittadino Sara Moretto non intende replicare alle affermazioni dei leghisti. «Risponderò loro nelle forme e nei tempi corretti, in Consiglio comunale», spiega.

Luca Fiorin

Suggerimenti