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Candidati alle prese con l’agricoltura
I coltivatori scettici per i loro progetti

I candidati d’accordo quasi su tutto. Gli agricoltori su un’altra lunghezza d’onda. Questo l’esito dell’incontro promosso mercoledì sera da Coldiretti Povegliano con i due aspiranti sindaci, Claudio Lunardi di Nuove prospettive e Lucio Buzzi di Tradizione e futuro.

Il presidente della sezione locale della confederazione agricola, Andrea Bovo, introduce leggendo un documento con le priorità degli operatori. Consumo del suolo zero, promozione di aree di vendita dove commercializzare la produzione locale, introduzione in mense scolastiche e casa di riposo di frutta e verdura a chilometri zero, tutela e sicurezza idraulica, attenzione all’agricoltura come risorsa.

«A Povegliano», evidenzia, «l’82 per cento della superficie comunale è agricola, ci sono un centinaio di aziende e sono numerosissimi gli allevamenti, soprattutto bovini». Poi tocca ai candidati esplicitare i contenuti dei rispettivi programmi. Parte Lunardi, sostenuto dalla compagine del sindaco uscente, Anna Maria Bigon, in sala per riassumere i contenuti del Pat (piano di assetto del territorio) che potrà essere oggetto di osservazioni fino a luglio. L’aspirante sindaco è medico e docente alla facoltà di Medicina di Verona, ma rivendica-come farà poco più tardi il suo avversario Buzzi- le origini contadine della famiglia di appartenenza.

«Nel nostro programma elettorale il primo punto riguarda lo stop alla cementificazione. Riproporremo, speriamo con più successo rispetto al passato, anche il mercatino a chilometri zero», dice. Ma il fulcro sta nell’idea di sviluppo che la lista ha in mente per il paese. «Valorizzazione delle risorse storiche, archeologiche, ambientali attraverso il progetto di eco-museo vorrà dire turismo sostenibile. E dunque recupero del patrimonio edilizio rurale, opportunità per gli agriturismi, per la vendita diretta di produzioni agricole in azienda», evidenzia. Lunardi propone anche l’apertura di tavoli di concertazione con gli agricoltori per singole tematiche, la creazione di uno sportello per facilitare il reperimento di risorse comunitarie e la promozione di un raccordo con la facoltà di Biotecnologie per formazione ed aggiornamento di settore.

Buzzi ricorda dal proprio canto l’esperienza maturata come assessore all’Agricoltura dal 2001 al 2004. «Già allora avevamo proposto una manifestazione che valorizzava le radici contadine del territorio e le sue produzioni, ma non ha avuto seguito. Ora trovo gli stessi punti nel vostro documento e penso che in molti casi l’agricoltura in passato ha preferito non farsi conoscere», sottolinea. «Le vie d’uscita dalla crisi del settore secondo noi si trovano nella promozione di sinergie tra imprese. Bisogna anche diversificare: scommettere su fattorie didattiche, country house, puntare all’accoglienza. Con la realizzazione della ciclabile Adige-Mincio, arriveranno i turisti, attratti dalla prevista valorizzazione delle risorgive. Succede nel parco del Delta del Po, nelle Valli di Comacchio e anche in molti siti europei. Perché non dovrebbe funzionare qui?».

Ma gli agricoltori, soprattutto i più anziani sono scettici. Dalla platea, il fuoco di fila delle domande, alle quali poi i candidati cercano di rispondere. «Parlate tutti di ciclabili ma ci saranno degli espropri per realizzarle? Saremo indennizzati?». «Questi nuovi frequentatori delle nostre strade di campagna come si comporteranno? Lasceranno rifiuti ovunque, come spesso già accade? Chi vigilerà?». C’è chi propone persino la riconversione, ad agricola dell’ex base militare. Chi non crede nelle potenzialità turistiche delle risorgive, dove però coltivare non è facile, visti i limiti imposti dal vincolo Sic (sito di interesse comunitario). Su tutti l’esperienza di Stefano Farina, imprenditore agricolo che racconta di aver «adottato» dall’anno scorso la fossa Liona, costruendo anche una parte di ponticello e provvedendo alla raccolta dei rifiuti. «Il visitatore va educato, trovando pulito si abitua a rispettare il posto e a lasciare in ordine», è la sua ricetta.

Valeria Zanetti

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