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Campo messo a nuovo
Il tennis ha lunga vita

Il vecchio campo da tennis di via 25 Aprile è ritornato come nuovo. Martedì prossimo alle 19 sarà inaugurato al termine di un impegnativo intervento che lo ha portato alla funzionalità iniziale e restituito agli sportivi di Mozzecane che potranno ora tornare a giocare anche su un fondo in terra battuta. Era stato messo in pensione anni fa con la costruzione, negli impianti sportivi Nereo Faccioli di via Mediana, di campi con fondo artificiale poi coperti e riscaldati che hanno dato la possibilità di giocare a tennis in ogni stagione e con ogni condizione meteorologica.

Il campo, come tutte le strutture sportive di Mozzecane, è di proprietà comunale ed è ritornato ora in gestione all’associazione sportiva Tennis Club Mozzecane. E proprio questa Associazione ha avuto il placet dell’Ente locale per il ripristino della superficie in terra battuta e della struttura in generale finanziando economicamente i lavori.

«Abbiamo reso funzionante un impianto sportivo degradato e dismesso in centro paese. Siamo convinti», afferma il presidente del Tcm Elvio Campi, «di aver reso un servizio importante alla comunità dei tennisti e allo sport in generale, alla scuola media vicina e all’amministrazione comunale che si ritrova ora con una struttura in più che favorisce la pratica sportiva. Ora l’attigua scuola media potrà utilizzare il campo anche per l’attività didattica». E, guardando al futuro, aggiunge: «Ci rendiamo disponibili a investire risorse e competenze per incentivare la pratica tennistica con l’attivazione di corsi individualizzati per alunni e ragazzi il mattino anche fuori dell’orario scolastico e durante il periodo estivo secondo modalità e tempi da concordare».

Il campo da tennis di via 25 Aprile è stato il primo costruito a Mozzecane alla fine degli anni ’60, quando il paese contava la metà degli abitanti attuali. Era stato voluto da alcuni giovani che avevano vinto le perplessità dell’amministrazione comunale dell’epoca a investire risorse pubbliche in una struttura per una disciplina sportiva diversa dal calcio. In quegli anni il tennis stava prendendo piede in tutta Italia e aumentavano sempre di più gli appassionati della racchetta.

Fu presentato un preventivo di spesa di 300 mila lire e per restare in questa cifra i giovani si diedero da fare per la costruzione del fondo andando a raccogliere ciottoli nelle campagne vicine. Il materiale per la recinzione fu acquistato tramite una ditta del paese che aveva ottenuto il prezzo da grossista. Il montaggio non costò niente in quanto fatto dai ragazzi del tempo. Alla fine ne uscì un campo eccezionale dal fondo elastico e molto ben drenato: dopo un qualsiasi violento e abbondante acquazzone il fondo era agibile dopo pochissime ore.

Da allora il tennis a Mozzecane ha fatto molta strada. Il Tcm conta oggi 150 associati, un nutrito vivaio e promuove corsi per bambini e ragazzi con la scuola tennis tenuta da un maestro Fit (Federazione italiana tennis).

Partecipa ogni anno alla coppa Italia nelle categorie D3 e D 4 maschile, D 3 femminile. Quest’ultima squadra nella edizione che si sta ancora giocando è ancora imbattuta.

«Aver recuperato questo campo», afferma Elvio Campi, «costituisce un valore aggiunto alla nostra società e risponde alle necessità di tanti tennisti che per giocare su terra battuta ed all’aperto si recano nei paesi vicini».

La soddisfazione dell’amministrazione comunale per l’opera del Tcm è espressa dal sindaco Tomas Piccinini: «È una struttura che torna a servizio della comunità e degli sportivi in particolare», afferma.

«L’investimento va verso la logica di avere un campo da tennis in più disponibile anche a vantaggio di ragazzi che frequentano il centro sportivo estivo comunale Gioco& Sport ed in futuro anche della scuola media e di altri gruppi. Ringrazio l’associazione Tennis Club Mozzecane per come gestisce gli impianti comunali che le sono affidati in convenzione e per la fattiva presenza, in quest’ultimo caso, per il recupero di un’area sportiva che rivitalizza una zona del paese con la presenza costante degli sportivi».

Vetusto Caliari

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