<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Cambi di dirigenti scolastici
Se ne va il maestro Fabrizio

Il dirigente di Villafranca Fabrizio Gasparini FOTO PECORA
Il dirigente di Villafranca Fabrizio Gasparini FOTO PECORA
Il dirigente di Villafranca Fabrizio Gasparini FOTO PECORA
Il dirigente di Villafranca Fabrizio Gasparini FOTO PECORA

Cambio della guardia all’istituto comprensivo «Don Lorenzo Milani» di Sommacampagna dove è andata in pensione la dirigente scolastica Bruna Rossetti, 64 anni di cui 20 passati a Sommacampagna. Al suo posto subentrerà, a partire dal primo settembre, Emanuela Antolini, titolare lo scorso anno della dirigenza dell’istituto comprensivo di Bardolino.

«È un addio sofferto, ma l’età è stata raggiunta e la pensione è una scadenza naturale della vita. Certo c’è emozione nel lasciare una scuola dopo vent’anni», spiega Rossetti che ha lavorato qui a fianco di 150 insegnanti, una trentina di operatori, per una popolazione scolastica di 1.400 alunni dalla scuola materna alla media, suddivisi in 66 classi. Numeri non da poco che hanno reso impegnativo il suo lavoro, ma anche costruito una seconda casa per Rossetti originaria di Vigasio. Arrivata a Sommacampagna come direttrice didattica nel 1996, nel 2000 è diventata dirigente dell’istituto comprensivo, al momento della sua costituzione. Tra i ricordi c’è la nascita della scuola materna il Girasole, in collaborazione con il Comune. «Nata dall’esigenza del territorio, siamo partiti con una sezione, poi sono diventate due e oggi la lascio con cinque. In quel momento gettammo una pietra miliare dello sviluppo dell’istituto comprensivo che oggi è una grande famiglia». Un cruccio? «Avrei voluto che la Buona scuola ci avesse permesso di costruire davvero una buona scuola. Ma non è possibile: è un continuo rincorrersi di eventi e di arrivi di graduatorie». L’ingrediente migliore nel suo lavoro è stata la collaborazione con famiglie e insegnanti: «Abbiamo istituito il tempo pieno laddove i genitori lo richiedevano. E poi i colleghi insegnanti sono stati preziosi: dove c’è un dirigente c’è anche una grande squadra di collaboratori che rendono possibile il suo ruolo». Rossini ha iniziato la sua carriera come insegnante elementare a Castel d’Azzano, poi a San Giovanni Lupatoto e quindi a Vigasio. Da dirigente ha poi lavorato sei anni a Caprino e uno a Bergamo prima di approdare a Sommacampagna.

Come lei, al 31 agosto, andranno in pensione anche due dirigenti di istituti comprensivi altrettanto imponenti dal punto di vista dei numeri: Fabrizio Gasparini di Villafranca e Saverio Spinelli di Isola della Scala. Per loro non c’è ancora un sostituto, ma dalla Regione assicurano che sarà nominato entro la fine del mese. È probabile l’ipotesi della reggenza.

Villafranca conta uno degli istituti comprensivi, il Cavalchini Moro, più grandi del Veneto con 1.900 alunni e circa 200 insegnanti. Gasparini attende dunque un sostituto per fare il passaggio di consegne. Il «maestro Fabrizio» lascia la scuola dopo 44 anni di attività.

«È il punto di arrivo di una vita. La scuola non è un posto di lavoro, ma è la vita stessa», racconta. «Ho iniziato come maestro a 19 anni. Andavo a Caprino, Gaium e Rivoli in moto e con i mezzi pubblici. Aver cominciato così giovane mi rende orgoglioso».

La città ha un altro istituto comprensivo, quello della frazione di Dossobuono, retto da Vito Solieri che è in scadenza quest’anno, ma che non ha presentato domanda di trasferimento, perciò resterà in sede.

Maria Vittoria Adami

Suggerimenti