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Buttapietra
si oppone a nuovi arrivi di profughi

A Buttapietra il sindaco è pronto a contrastare l’arrivo di nuovi profughi. Per questo, invita la popolazione ad essere presente in forze al Consiglio comunale che si svolgerà martedì alle 20 in sala civica. Il Consiglio era convocato per discutere alcuni argomenti amministrativi tecnici e che ora diventa spazio di confronto politico in merito al possibile arrivo di richiedenti asilo. Cosa che risulta dalla pubblicazione delle nuove proposte di accoglienza ricevute dalla Prefettura.

«Purtroppo la notizia che una cooperativa ha previsto l’arrivo di 40 richiedenti asilo a Buttapietra l’ho appresa dalla stampa, ma ora, dopo aver espresso il mio dissenso in Prefettura, sono pronta ad agire in tutti i modi per tentare di fermare questa iniziativa», spiega la sindaca Sara Moretto. «Qui già da due anni abbiamo 40 rifugiati, ospiti di un albergo. Si tratta di una presenza che non ha mai dato problemi, tanto che abbiamo avviato una convenzione per lavori in forma volontaria a favore della comunità, ma con loro contiamo già un numero di richiedenti asilo doppio di quello che sarebbe previsto dalle quote». «Proprio per questo», aggiunge, «avevamo detto no alla proposta di istituire uno Sprar». L’unica cosa che la sindaca è riuscita a sapere è che l’accoglienza dovrebbe avvenire in case messe a disposizione da un privato in zona Magnano. «Questa disponibilità mi dà fastidio, lo farò sapere personalmente a chi l’ha espressa», continua Moretto.

Intanto la Prefettura fa sapere che nei Comuni aderenti allo Sprar, la richiesta di posti riguarda la conferma dei posti già esistenti ed attualmente in proroga oppure di posti nei limiti del criterio del 3 per mille, da convertire poi in posti progetti Sprar. Le strutture Cas in comuni aderenti allo Sprar, anche per i posti richiesti nel bando attuale, saranno gradatamente ridotti e cesseranno in rapporto all’attivazione dei progetti Sprar.LU.FI.

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