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Brusca frenata per il progetto
della variante alla Statale 12

Un incidente sulla Statale 12 nei pressi di Buttapietra
Un incidente sulla Statale 12 nei pressi di Buttapietra
Un incidente sulla Statale 12 nei pressi di Buttapietra
Un incidente sulla Statale 12 nei pressi di Buttapietra

La variante alla Statale 12, in merito al cui progetto solo qualche giorno fa sembrava esserci una condivisione generale, da ieri potrebbe essere ben più lontana di quanto si sperava. Nel corso di un incontro svoltosi in Prefettura, su richiesta dell'amministrazione comunale di Buttapietra, è infatti emerso che le procedure autorizzative del nuovo tratto dell’arteria, che dovrebbe portare all’esterno dei centri abitati il notevole traffico che interessa l’area posta fra la città e l’Ovest provinciale, sono di fatto ferme.

La Provincia, a cui compete verificare se il progetto deve essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale, ha reso noto che da più di tre mesi sta attendendo documenti dall’Anas. È da luglio che deve inoltrarli e sono necessari per poter valutare se i 13 chilometri di strada che dovrebbero partire da Verona, all'altezza della Rizza e poi, affiancandosi alla ferrovia, interessare i comuni di Castel d’Azzano, Vigasio e Buttapietra prima di ricollegarsi al tracciato attuale ad Isola della Scala, debbano o no essere sottoposti a Via.

L’ipotesi progettuale in merito alla quale l'Anas aveva presentato istanza alla Provincia, la quale a sua volta ha vanamente domandato l'integrazione della documentazione, ora sembra peraltro superata. Il Comune di Verona, infatti, sta lavorando ad un nuovo tracciato sul proprio territorio, che sarebbe al servizio anche di Ikea, la quale a sua volta sborserebbe una cifra di circa 14 milioni di euro per favorire la realizzazione della strada. Il cambio di percorso, però, non si preannuncia certo senza conseguenze. I tecnici provinciali nel summit di mercoledì - al quale erano presenti i Comuni interessati e la Regione, che ha incaricato Veneto Strade per la realizzazione del progetto preliminare e definitivo, stanziando per questo 1.250.000 euro, ma al quale non si è presentata l’Anas – hanno detto chiaramente che nel caso di modifiche del tracciato, la verifica sulla necessità della Via dovrebbe ricominciare da zero.

Anche se, come è stato assicurato, il nuovo progetto preliminare verrà presentato entro la fine dell'anno, poi dovranno essere ripetute le procedure di pubblicazione e solo a primavera del 2017 si saprà se la valutazione di impatto ambientale dovrà essere affrontata. Nel caso più favorevole, in cui essa non serva, sarà quindi necessario un altro anno per la redazione del progetto definitivo e, quindi, si passerà all'Anas per l'esecutivo e la richiesta dei finanziamenti governativi, che dovrebbero ammontare a 135 milioni di euro.

Luca Fiorin

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