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Bretella per andare a Bovolino
«Il cantiere crea grossi disagi»

Il ponte in fase di costruzione a Bovolino FOTO PECORAIl cartello che avvisa dei lavori in corso
Il ponte in fase di costruzione a Bovolino FOTO PECORAIl cartello che avvisa dei lavori in corso
Il ponte in fase di costruzione a Bovolino FOTO PECORAIl cartello che avvisa dei lavori in corso
Il ponte in fase di costruzione a Bovolino FOTO PECORAIl cartello che avvisa dei lavori in corso

I ponti, a volte, invece di unire possono dividere. Sta accadendo a Buttapietra, dove la realizzazione dell’accesso ad una nuova struttura pubblica, la sede provinciale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, è diventata fonte di discussioni. D’altro canto non è la prima volta che all’arrivo in paese di una realtà che è un’eccellenza, l’ente che si occupa di sanità animale e sicurezza alimentare nell’intero Triveneto svolge infatti anche attività di livello nazionale, sono legate polemiche. E questo nonostante tutti ritengano un fatto positivo che lo zooprofilattico trovi casa a Buttapietra, in un’area vicino alla quale c’è anche l’istituto agrario Stefani-Bentegodi.

Giusto un anno fa, il Comune aveva ritirato la propria richiesta formale all’istituto di asfaltare ed illuminare a proprie spese un tratto della strada lungo la quale sta ora realizzando la propria sede, via Bovolino, per evitare che si sviluppasse un contenzioso giuridico. In seguito a quella scelta, Renzo Giacopuzzi, consigliere di opposizione capogruppo della Lega, non aveva risparmiato critiche all’amministrazione, per il fatto che le opere a favore del Comune non erano state codificate. Cosa che, secondo la Giunta, non sarebbe stata tecnicamente possibile.

Ora, lo stesso Giacopuzzi solleva la questione dell’accesso all’area in cui è in costruzione l’istituto, presentando un’interpellanza dai toni decisi: «In via Bovolino è stata costruito un ponte che crea delle grosse difficoltà per quanto riguarda l’ingresso di mezzi di una certa portata, in quanto l’imboccatura, che si trova lungo una strada a sua volta non molto larga, è troppo stretta», afferma il consigliere. Una situazione a riprova della quale, secondo quanto egli afferma, «c’è il fatto che la ditta che sta svolgendo i lavori ha chiesto ai proprietari dei terreni che si trovano di fronte al ponte di spostare temporaneamente la recinzione, al fine di consentire ai mezzi pesanti di effettuare le comunque difficoltose manovre necessarie per poter entrare nel cantiere».

Per questo egli chiede «come si sia potuta autorizzare la realizzazione di un simile accesso, tenuto conto che via Bovolino è una strada molto trafficata, e chi sia competente ad effettuare i dovuti controlli in corso d’opera».

«La costruzione della sede dell’Istituto zooprofilattico viene effettuata sulla scorta di una concessione che era stata a suo tempo rilasciata in forma regolare dal Comune», precisa l’assessore alla Gestione del territorio Luca Zonin. «Quanto all’accesso», sottolinea poi, «da quanto ho potuto vedere si tratta di un passo carraio con misure normali per questo genere di strutture, per cui ritengo che per l’attività dell’istituto esso non sia fonte di nessun problema».

Stando all’assessore, insomma, la necessità di dover far spostare la recinzione ai confinanti è dovuta solo ad un fatto eccezionale. Ovvero alla necessità di portare una grossa gru dentro l’area di costruzione. «Credo proprio», conclude Zonin, «che questa sia di fatto una situazione che resterà unica».

Luca Fiorin

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