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Bertoletti
e Turcato
la staffetta
dei poveri

Luigi Bertoletti, vicesindaco precedenteTiziano Turcato, vicesindaco di Ferrara di Monte Baldo
Luigi Bertoletti, vicesindaco precedenteTiziano Turcato, vicesindaco di Ferrara di Monte Baldo
Luigi Bertoletti, vicesindaco precedenteTiziano Turcato, vicesindaco di Ferrara di Monte Baldo
Luigi Bertoletti, vicesindaco precedenteTiziano Turcato, vicesindaco di Ferrara di Monte Baldo

Giacché i voti, alla fine dello scrutinio, risultarono solamente 140, i candidati consiglieri erano consapevoli dal principio che ciascuno dei 202 elettori - tra i 227 abitanti - sarebbe stato potenzialmente determinante ai seggi delle ultime consultazioni amministrative. È sempre stato così, considerata l’esiguità della popolazione. Nel 2014, difatti, Luigi Bertoletti prese 27 preferenze; Tiziano Turcato, 18. A Ferrara di Monte Baldo, primeggiarono. Tant’è che furono nominati assessori - non più di due, per legge - dal sindaco Paolo Rossi. Ma solamente Bertoletti divenne, altresì, immediatamente vicesindaco.

Ebbene, perfino nel Comune più piccolo del Veronese la delega di vicesindaco sarebbe stata a tempo, per necessità più che per capriccio, quanto l’accesso giornaliero, settimanale e stagionale ai servizi pubblici. C’era, appunto, un accordo da rispettare nel Comune che ha anche l’età media più alta del Veneto e dove - presumibilmente più che altrove - una stretta di mano tra adulti equivale ancora ad un contratto: a metà legislatura, garante il sindaco, Bertoletti avrebbe ceduto la delega a Turcato. Detto, fatto: oggi, il vicesindaco è Turcato. Mentre, per il resto, Bertoletti è uno degli alpini del luogo, Turcato è il «Presidentissimo» - egli stesso ha prontamente precisato - del Comitato permanente delle Riserve di caccia del Monte Baldo. Il presidente dei presidenti delle Riserve di caccia, che coincidono con i territori della municipalità. Se non altro, la giunta di Ferrara di Monte Baldo è formata da residenti permanenti, anziché saltuari. Quanto al Consiglio comunale, spiegano Bertoletti e Turcato, tranne Enrico Lorenzi, gli altri sette sono presi in prestito da altri paesi.

Tra questi, c’è Serena Cubico, che è anche consigliere provinciale, ed Enrico Boni, che è il direttore della funivia di Malcesine.

Bertoletti e Turcato sono compresi nei dieci consiglieri di Ferrara di Monte Baldo. Ovviamente, c’è, poi, il sindaco.

Siccome Turcato è vicesindaco da poco più di tre mesi, abbiamo coinvolto nel dialogo anche Bertoletti. Altrimenti non ci saremmo comportati da gentiluomini. Da quelle parti, oltretutto.

Buongiorno, vicesindaci. Suvvia, incrociando un’autorità, la deferenza, benchè contenuta, è d’ordinanza. I compaesani, per le contrade, si raccomandano - ovviamente con le migliori intenzioni - al vicesindaco?

Turcato: «Macchè, vicesindaco. Io sono semplicemente Titti».

Bertoletti: «Ed io sono Gigi. Oggi, gli iscritti all’anagrafe sono 218. D’inverno, ci ritroviamo in 43. Gli altri ricompaiono durante l’estate. Perciò, ci conosciamo tutti, soprattutto per soprannome».

Fate gli amiconi davanti al forestiero, ma, al momento buono, l’incarico di rappresentanza ha cambiato titolare. Chi altri si rivolge al vicesindaco?

Turcato: «I turisti, che passano occasionalmente ed i vacanzieri, che tornano nelle case di famiglia»».

Bertoletti: «Abbiamo 900 abitazioni. C’è daffare più con le pratiche edilizie che con le opere pubbliche. Comunque, completeremo le riasfaltature e il rifacimento dell’illuminazione. Dobbiamo provvedere alle priorità. Qui, non ci sono nastri da tagliare con le autorità».

Non uno dei due sarà l’illustre Francesco Calzolari - lo speziale, ricordato particolarmente dai ferraresi, che tra il Cinquecento e il Seicento divulgò le proprietà di quell’orto d’Italia che è il Monte Baldo - ciò nonostante, perché non dovreste considerarvi in qualche modo dei cittadini benemeriti?

Turcato: «Beh, c’è del vero: non riceviamo un euro che sia uno. Indennità 00, come la farina. L’unico della giunta ad essere stipendiato, per legge, è il sindaco».

Bertoletti: «Dobbiamo lavorare, compreso il sindaco. Rossi gestisce una panificio; io, un bar; Turcato è pensionato. Non stampiamo neppure i santini elettorali. Siamo talmente pochi a Ferrara di Monte Baldo, che è senz’ altro più efficace - e più economico - scrivere il proprio nome e cognome sopra un foglietto. Qualche fotocopia, caso mai. Qualche manifesto del candidato sindaco. Non di più».

Giusto. La riforma sugli enti locali diede la facoltà ai Comuni con meno di tremila abitanti di retribuire o meno vicesindaco ed assessori. Ferrara di Monte Baldo decise per la gratuità, così da non compromettere il bilancio pubblico. Eppure avete delle responsabilità verso la comunità. Avete mai messo il Tricolore?

Turcato: «Il 4 novembre, per festeggiare le Forze armate. Il Tricolore ha dato soddisfazione a me ed alle persone che mi avevano votato. Non pretendo, peraltro, di indossare la fascia. Sostituisco il sindaco quando è davvero impossibilitato a partecipare alle manifestazioni. Tanto sono orgoglioso del Tricolore che, invece di recuperarlo quelle rare volte in municipio, ne comprerò uno da custodire in casa».

Bertoletti: «Il 25 aprile, per ricordare la Liberazione. Non ho bisogno di procurarmi il Tricolore, perché porto il Tricolore dentro di me. Non ho nemmeno una foto con la fascia».

Presentat’arm! Avete dimestichezza con le commemorazioni: le battaglie di Napoleone Bonaparte, il cimitero della Prima guerra d’indipendenza, le trincee della Grande guerra, le grotte in cui si rifugiarono i partigiani nella Seconda guerra mondiale, il sacrario di tutte le guerre. I pellegrini, per compensare, del santuario di Madonna della Corona che condividete, a Spiazzi, con il Comune di Caprino.

Turcato e Bertoletti: «Luoghi visitabilissimi, che consigliamo».

Non soltanto, da consiglieri. All’occorrenza, il vicesindaco di turno s’improvvisa promoter. Più che volontariato è amor patrio per Ferrara di Monte Baldo. Il sindaco, essendo al terzo mandato consecutivo, non potrà più presentarsi alle elezioni. Se non cambia nuovamente la legge. La prossima volta sarete i candidati sindaci?

Turcato: «Perché no?».

Bertoletti: «No!, no!».

D’altronde, Turcato è già il «Presidentissimo».

Stefano Caniato

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