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Begnoni protagonista
sul sito nazionale Nikon

L’intervista con Renato Begnoni sul sito della Nikon
L’intervista con Renato Begnoni sul sito della Nikon
L’intervista con Renato Begnoni sul sito della Nikon
L’intervista con Renato Begnoni sul sito della Nikon

Nei suoi scatti la fotografia si fonde con il gesto pittorico.

È la peculiarità del fotografo villafranchese Roberto Begnoni di cui il sito Nps Italia, di Nikon professional services, ha pubblicato ventidue immagini accompagnate dall’intervista di Dino Del Vescovo. A metà tra fotografo e artista, Begnoni è definito sul portale dei «nikonisti» (utilizzatori della macchina fotografica Nikon) un «maestro raffinato della tecnica mista che vede fotografie private della loro normale saturazione colorarsi del pigmento da lui distribuito fino a coprirne ogni porzione», scrive Del Vescovo.

Begnoni infatti «costruisce» le sue foto: fonde diverse immagini in un unico contesto, sovrapponendole tra loro e rifinendole poi a mano, come un pittore.

Il suo stile consiste nell’esposizione, singola o doppia, di uno o più soggetti. La fotografia che ne deriva viene poi elaborata in post-produzione, privata del colore mediante desaturazione e poi stampata su carta cotone.

A quel punto ha inizio un lungo lavoro di applicazione a mano del colore alle varie porzioni dell’immagine. Begnoni polverizza il colore a partire dalle matite o dalla tempera e lo applica delicatamente, senza graffiare la carta, su ogni millimetro del foglio.

Il lavoro è accurato: «Finché non si capisce più dove finisce la foto e dove inizia l’intervento manuale», spiega Begnoni che racconta la sua storia di fotografo: gli inizi a 16 anni, la borsa di studio nel 1985, fino alla maturità quando ha consolidato la sua tecnica che gli permette di parlare - con le sue fotografie - di vita, morte, alterità, diversità, identità, dolore e sacralità dell’essere umano. Temi trattati nella sua prima mostra antologica «La percezione della vita», tenutasi lo scorso anno a palazzo Bottagisio, a Villafranca e ricordata nell’intervista di Nps.

«Begnoni lascia trasparire in ogni sua parola», conclude Del Vescovo, «in ogni sua narrazione, l’amore incondizionato per la fotografia e la totale dedizione al suo lavoro. Oltre a essere un ottimo fotografo ha una visione quanto mai lucida della società attuale che fa dell’immagine, nel bene e nel male, il suo principale mezzo di pubblicazione. Osserva il mondo con estrema attenzione e trae da ciò che accade l’ispirazione per le sue opere». M.V.A.

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