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Barricate contro la rotatoria:
nasce il comitato a Dossobuono

L’uscita dalla tangenziale a Madonna di Dossobuono con i paletti per impedire le inversioni a U
L’uscita dalla tangenziale a Madonna di Dossobuono con i paletti per impedire le inversioni a U
L’uscita dalla tangenziale a Madonna di Dossobuono con i paletti per impedire le inversioni a U
L’uscita dalla tangenziale a Madonna di Dossobuono con i paletti per impedire le inversioni a U

Nascerà un comitato di protesta per la rotonda di Madonna di Dossobuono. Lo annuncia il circolo di Legambiente Il Riccio di Dossobuono, frazione villafranchese che sarà interessata, in peggio, dall’intervento previsto dal Comune di Verona.

Il sindaco Flavio Tosi ha annunciato che all’uscita dalla tangenziale in quel punto sarà costruita una rotatoria per veicolare il traffico diretto a Santa Lucia e a Verona. Ma l’opera creerà notevoli disagi a Dossobuono. Manca infatti un’uscita dalla tangenziale per chi viene da Est ed è diretto all’aeroporto Catullo o a Villafranca e a Mantova. Oggi gli automobilisti allungano il percorso o escono a Madonna di Dossobuono effettuando manovre pericolose di inversione di marcia per dirigersi verso Sud, con il irschio di provocare incidenti. La rotonda ovvierebbe a questo problema. Ma con quest’opera, tutto il traffico diretto nel Villafranchese o nel Mantovano passerebbe per Dossobuono già attraversata da 160 veicoli all’ora.

ALLA ROTONDA si oppongono gli amministratori di Villafranca che propongono invece una soluzione all’interno della tangenziale, costruendo, tramite un sottopasso, l’innesto della tangenziale al braccio di uscita per l’aeroporto che servirebbe il traffico diretto allo scalo, a Villafranca e alla Grezzanella.

SULLA STESSA LINEA Il Riccio: «Impedire il passaggio di veicoli dai paesi è l’obiettivo principale dei piani provinciali anti inquinamento che richiedono interventi a monte. Ma con la rotonda Tosi prende scelte per il suo territorio senza guardare ai vicini. È una scelta irresponsabile. I piani provinciali sono inutili se poi si programmano opere senza consultare i territori. È un problema di coordinamento a livello provinciale. Organizzeremo un comitato di protesta e faremo quanto è in nostro potere per opporci a quest’opera», assicura Ezio Tomelleri, presidente del gruppo, seppur timoroso che ormai i giochi siano fatti: la rotatoria, per 440mila euro, ha già un progetto definitivo e sarà finanziata per metà dal Comune di Verona e per metà dalla società autostradale della A4.

«Il problema è la mancanza di collegamento tra la tangenziale e l’aeroporto per chi viene da Est. È lì che si deve intervenire», continua Tomelleri. «Si mantenga pure l’uscita per Madonna di Dossobuono e Santa Lucia, ma sia esclusivamente per quello. Costruendo la rotatoria si consentirà agli automobilisti di girare anche per aeroporto e Villafranca e tutti passeranno dal centro di Dossobuono».

PUNTA IL DITO sulla progettazione della tangenziale, Tomelleri. L’arteria aveva in origine un’uscita prevista per il Villafranchese che però, essendo molto pericolosa, fu poi eliminata senza dare un’alternativa. «Chi ha progettato la tangenziale ha fatto un errore grave. Ora serve quel raccordo e i progetti ci sono, vanno portati avanti cercando i finanziamenti di A4 e A22. I fondi si trovano». Il riferimento è all’ipotesi profilata dal sindaco di Villafranca Mario Faccioli che richiederebbe alcuni milioni di euro ma che, essendo l’opera effettuata su terreni di Veneto strade, non prevederebbe espropri e coinvolgerebbe diversi enti, dai Comuni alle austostrade dalla Regione al Catullo. «La rotatoria per Dossobuono avrà gravi effetti», spiega Tomelleri. «È come se vi passasse una tangenziale. Già ora, di notte i camionisti passano per la frazione e in più si aggiungerà il traffico diretto all’aeroporto».

GLI AMBIENTALISTI sono stati i primi a sollevare il problema delle pericolose inversioni di marcia all’uscita di Madonna di Dossobuono. «Bastava obbligare gli automobilisti a uscire solo per Madonna e per Santa Lucia, aumentando i controlli. La rotonda non serve e si buttano via 440mila euro», conclude Tomelleri.

Proprio per impedire le inversioni a U sono stati posizionati dei dissuasori in mezzo alla carreggiata. Molti sono stati tolti e gli automobilisti hanno continuato a fare la manovra pericolosa, finché sono stati posizionati paletti più alti. Così ora le auto escono dalla tangenziale, imboccano, al semaforo, la via di sinistra, girano in un parcheggio e ritornano sulla Postumia diretti a Villafranca.

Maria Vittoria Adami

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