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Banda ultralarga
Via libera al patto
per collegare tutti

La Regione chiama e Nogarole Rocca risponde, tra i primi Comuni del Veneto. Il consiglio comunale ha infatti approvato la bozza di convenzione che sarà siglata tra l’ente locale e Infratel spa, società del ministero dello Sviluppo economico (Mise) incaricata di superare il digital divide, agevolando l’installazione della banda ultralarga con velocità di connessione da un minimo di 30 fino a un massimo di 100 Mbps (megabit al secondo), anche nelle zone a «fallimento di mercato», dove gli abitanti sono pochi e i privati non avrebbero convenienza a portare l’infrastruttura. Il Veneto è una delle sei regioni che hanno sottoscritto l’intesa con il Mise per facilitare l’intervento ed entro il 2020 metterà sul piatto 400milioni, oltre 300 dei quali in arrivo da Roma, per dotare di banda ultralarga anche le località più isolate. A patto che i Comuni si affrettino a sottoscrivere la convenzione con la società pubblica, alla quale resterà la gestione della rete. Ora è in corso di definizione la gara che individuerà il partner tecnico incaricato dei lavori per contro di Infratel.

«Noi abbiamo subito approvato lo schema per essere pronti a sottoscrivere la convenzione. Il rischio per chi non si affretta è di essere messo in coda alla lista degli interventi», spiega il vicesindaco di Nogarole Rocca, Luca Trentini, con delega alle attività economiche. «Con l’accordo, il Comune assicurerà ad Infratel tempi brevi e certi per il rilascio delle autorizzazioni per gli scavi ed un abbattimento degli oneri burocratici. Eseguirà inoltre una mappatura dei sotto servizi, condivisibili con l’operatore». L’ente locale è già all’avanguardia nel Villafranchese nella connessione veloce: A22 del Brennero aveva infatti portato la banda larga in zona industriale ed in alcuni punti di erogazione residenziali. Ma parte delle utenze private sono ancora da raggiungere. «La rete su tutto il territorio consentirà al Comune di essere più attrattivo per gli insediamenti produttivi e di servire meglio le esigenze dell’utenza domestica».

Valeria Zanetti

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