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Atti amministrativi via e-mail
Si scatena la lite in Consiglio

Il ricordo dell’architetto Mosè Muraro, il volontario molto attivo in parrocchia e nel paese che è scomparso per malattia nei giorni scorsi a soli 36 anni di età, è stato l’unico tema che si è dimostrato in grado di unire il consiglio comunale. La seduta di mercoledì sera, la seconda dell’era del neosindaco Sara Moretto, si è aperta con gli interventi dei vari gruppi per sottolineare il vuoto lasciato da Muraro, e con un momento di silenzio conclusosi con un applauso.

Tutto questo dopo che Gianpaolo Pighi, capogruppo di quella lista intitolata Ritorniamo a fare alla cui nascita l’architetto aveva collaborato, ha proposto di chiamare la pista delle Risorgive «Ciclopedonale Mosè Muraro». «È stato il primo a proporre alle amministrazioni di Buttapietra e San Giovanni Lupatoto la realizzazione di quest’opera e tutti conosciamo il suo impegno professionale per la costruzione della ciclabile lungo via Dolomiti», ha spiegato Pighi, prima di abbandonare l’assemblea, in segno di lutto. Un fatto che non ha impedito che Gabriele Filippi, Alternativa civica, appoggiasse la sua richiesta ed al sindaco di accoglierla con favore.

La commozione, però, ha poi dovuto lasciare il posto alle questioni politiche, e, subito, è scoppiata la polemica. A causarla una nota inviata nei giorni scorsi agli amministratori dal segretario comunale Paolo Abram, con la quale li informava che il Comune non farà più avere loro delibere ed atti stampati, ma glieli recapiterà via posta elettronica. Un fatto che, secondo il capogruppo della Lega Renzo Giacopuzzi, contrasta con i principi espressi dal regolamento del Consiglio comunale. «Siccome deve essermi consentito di svolgere il mio compito istituzionale, sono disposto ad accettare l’invio della documentazione via mail solo se mi dotate di computer, stampante, cartucce e carta», ha provocato il consigliere. E se il segretario ha risposto affermando che l’eliminazione dell’uso della carta è un obbligo di legge, si è poi innescata una discussione dai toni polemici con il sindaco, al termine della quale anche Giacopuzzi ha abbandonato l’aula.

L’unico rappresentante dell’opposizione presente alla discussione dell’ordine del giorno è quindi stato Filippi. Il quale è stato giocoforza eletto come rappresentante della minoranza nel consiglio della Pro Loco (per la maggioranza sono stati votati l’ex-sindaco Aldo Muraro e l’ex-assessore Edoardo Bertucco). Poi ha votato contro l’assestamento generale di bilancio e si è astenuto sulla convenzione con la Provincia per l’uso della palestra dell’istituto Stefani-Bentegodi. Ha sollevato applausi da parte del pubblico, ma anche varie richieste di chiarimenti, la lettura delle linee programmatiche dell’amministrazione effettuata dal primo cittadino. Argomento che, in particolare, ha permesso di sapere alcune novità in merito alla ristrutturazione delle ex-scuole del capoluogo, che dovrebbero diventare la nuova sede municipale. Se gli uffici stanno portando avanti la progettazione definitiva ed esecutiva con la speranza di poterla concludere entro la fine dell’anno, per non perdere la possibilità di sfruttare un finanziamento di 400mila euro, si è scoperto è necessario svolgere un adeguamento statico dell’edificio. Non era previsto e ora il Comune chiederà un contributo regionale.

Luca Fiorin

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