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Artisti riuniti per beneficenza
Dipingono botti e le vendono

Giorgio Sguazzardo, Massimo Pasquetto e Silvia Pasquetto con una botte dipinta FOTO PECORAIl pittore Silverio Soffiati davanti alla sua operaUna natura morta dipinta sulla botte di Soffiati
Giorgio Sguazzardo, Massimo Pasquetto e Silvia Pasquetto con una botte dipinta FOTO PECORAIl pittore Silverio Soffiati davanti alla sua operaUna natura morta dipinta sulla botte di Soffiati
Giorgio Sguazzardo, Massimo Pasquetto e Silvia Pasquetto con una botte dipinta FOTO PECORAIl pittore Silverio Soffiati davanti alla sua operaUna natura morta dipinta sulla botte di Soffiati
Giorgio Sguazzardo, Massimo Pasquetto e Silvia Pasquetto con una botte dipinta FOTO PECORAIl pittore Silverio Soffiati davanti alla sua operaUna natura morta dipinta sulla botte di Soffiati

Gli artisti di Povegliano si uniscono per beneficenza. Pittori professionisti, alunni delle scuole superiori, ma anche chi ha studiato all’accademia delle belle arti oppure semplici amanti dell’arte hanno dipinto delle botti che verranno messe all’asta domenica prossima.

Massimo Pasquetto, titolare della cantina Pasquetto Vini di Povegliano, ha raccolto una decina di vesòti, ovvero di botti per il vino, e le ha consegnate ad altrettanti artisti o improvvisati tali per questa occasione speciale. Verranno messe all’asta, per la festa di San Martino, e il ricavato verrà donato alla parrocchia. L’iniziativa, che ha il patrocinio della Pro Loco e del Comune, fa parte del ricco programma previsto per festeggiare il santo patrono del paese. «L’idea è nata quasi per gioco circa due mesi fa», racconta Pasquetto. «Avevamo delle botti qui alla cantina e insieme a Giorgio Sguazzardo, l’altro organizzatore dell’evento, e mia figlia Silvia stavamo pensando come utilizzarle. Da qui è venuto lo spunto di creare un’asta e donare il ricavato in beneficenza». Silvia, oltre a lavorare con il padre, è anche catechista alla parrocchia di Povegliano e proprio in sostegno alle attività con i ragazzi verranno devoluti gli incassi. «Ogni anno cerchiamo di organizzare qualcosa di diverso», spiega Silvia Pasquetto. «L’anno scorso abbiamo trattato il tema del vino e i riferimenti presenti nella Bibbia». «Il prossimo anno», incalza l’altro artefice dell’iniziativa Sguazzardo, «ci piacerebbe far dipingere le bottiglie. Quello di quest’anno è il primo esperimento in questo senso». «Abbiamo riunito per la prima volta i più grandi pennelli di Povegliano. Tutti gli artisti, alcuni di questi professionisti, hanno dato subito la loro disponibilità. Per il paese è un avvenimento molto originale e fa riscoprire i talenti che abitano qui e nei dintorni. Tutti partono alla pari: sia i veterani sia chi dipinge per hobby. È anche questo è il bello», sottolinea Sguazzardo.

«All’inizio doveva essere una rassegna più semplice e privata, poi, però, abbiamo trovato una grande partecipazione».

«Abbiamo acquistato le altre botti che servivano e le abbiamo consegnate», spiega Massimo Pasquetto. «Sono tutte di primo passaggio, quindi praticamente nuove. Abbiamo dato molta libertà sulla composizione, lasciando solo una linea guida: San Martino, l’autunno e il vino».

Silverio Soffiati è uno degli artisti che partecipa all’iniziativa. Da 60 anni è attivo nel mondo della pittura e in passato ha anche collaborato alla realizzazione delle scenografie all’Arena. Parlando dell’iniziativa spiega: «Appena ho saputo dell'idea e della sua finalità ho accettato. Il mio vesòto raffigura un luogo immaginario, nato dalla mia fantasia. Sopra, però, ho voluto raffigurare anche alcuni frutti di stagione. Lavoro su questa botte da qualche settimana».

I vesòti saranno messi all’asta, proprio nella corte della cantina Pasquetto, domenica, ma già da giovedì sarà possibile vederli dalle 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 18. La base d’asta sarà di 150 euro e il battitore per l’occasione è proprio Giorgio Sguazzardo che evidenzia: “È la prima volta per noi, speriamo sia un successo”. Oltre a Soffiati partecipano alla realizzazione delle 10 botti: Claudio Caldana, Vitali Mischi, Claudio Perina, Adriano Ramanzini, Barbara Ravagnani, Fides Sometti, Luisa Tinazzi e due classi dell’istituto Carlo Anti di Villafranca.

Nicolò Vincenzi

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