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«Arte in cantina» e all’aperto
Zamboni insegna l’acquerello

Gianluigi Zamboni con le allieve che hanno seguito il suo workshop di acquerello
Gianluigi Zamboni con le allieve che hanno seguito il suo workshop di acquerello
Gianluigi Zamboni con le allieve che hanno seguito il suo workshop di acquerello
Gianluigi Zamboni con le allieve che hanno seguito il suo workshop di acquerello

«Arte in cantina», la rassegna culturale all’azienda agricola Piona, curata da Monica Piona e organizzata con il patrocinio della Provincia, è arrivata al terzo appuntamento di quest’anno: sabato alle 18,30, nella sede in località Casa Palazzina di Prabiano (tra Villafranca e Custoza), sarà inaugurata la mostra «L’anima nell’acqua» di Giovanni Pagani, aperta fino al 27 agosto con ingresso libero.

L’esposizione presenterà fontane e giochi d’acqua e segue quelle del pittore Andrea Ciresola («L’attimo presente. Visioni») e dell’acquerellista Gianluigi Zamboni («Luci sulle vecchie corti»). Sarà poi seguita dalle fotografie di Raffaello Bassotto che chiuderanno la rassegna di quest’ anno, la settima.

«Arte in cantina», però, non è solo mostre: Monica Piona ha organizzato con Zamboni una mattinata in cui l’artista ha spiegato in un workshop la sua tecnica, invitando le partecipanti a una prova dal vivo. «Gli acquerelli che propongo», spiega il pittore, «sono rievocazioni di angoli spesso dimenticati che riporto a vivere. Gli acquerelli sono dedicati alle vecchie corti e credo che siano una testimonianza non solo per l’arte ma anche per la storia visto che molti di questi luoghi sono oggi scomparsi». Come li dipinge? Prima con un disegno accurato, poi passando al colore e cancellando, una volta asciutto il foglio, i segni a matita (ma non sempre).

Bolognese di nascita, in Aeronautica militare Zamboni ha conosciuto Villafranca e da allora non se ne è più andato. L’arte è una passione di famiglia: lui è stato docente all’Officina d’arte, il fratello è scultore.

Nella mostra che si sta concludendo all’azienda Piona, oltre ai cortili di Villafranca, Zamboni ha presentato quadri che ritraggono gli angoli più suggestivi di Verona e Venezia.

È l’acqua, invece, l’ispirazione di Pagani, l’artista che sarà presentato nello spazio espositivo sabato: «L’acqua è una materia libera e fluida», dice. «Però è contenibile, seguendo le sue leggi la si può addomesticare. La luce, che ci consente di vedere, è un elemento direzionabile, pertanto ci permette di decidere cosa vedere e come. Dallo scontro-incontro tra questi due elementi nasce la mia idea di fontana: un movimento vivo, un bagliore che si riflette su ciò che lo circonda creando giochi sempre diversi».

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