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Arrivano i parlamentari, i rivali tenuti fuori

Villa Balladoro e l’ex sottosegretario Borletti Buitoni in visitaI due sindaci con il ministro Lorenzo Fontana e i parlamentari veronesi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORA
Villa Balladoro e l’ex sottosegretario Borletti Buitoni in visitaI due sindaci con il ministro Lorenzo Fontana e i parlamentari veronesi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORA
Villa Balladoro e l’ex sottosegretario Borletti Buitoni in visitaI due sindaci con il ministro Lorenzo Fontana e i parlamentari veronesi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORA
Villa Balladoro e l’ex sottosegretario Borletti Buitoni in visitaI due sindaci con il ministro Lorenzo Fontana e i parlamentari veronesi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORA

Una proroga dei tempi. È la richiesta avanzata ieri mattina, a Povegliano, dal sindaco Lucio Buzzi (Lega) al ministro veronese del Carroccio Lorenzo Fontana, per il procedimento sul restauro di villa Balladoro. Il Comune, sotto l’amministrazione dell’ex sindaco Anna Maria Bigon (oggi in minoranza) ha ottenuto per il Progetto Bellezza del Governo Renzi, un finanziamento di 1,7 milioni di euro che oggi rischia di andar perduto perché l’iter progettuale, che deve concludersi entro metà maggio, è in alto mare. Da qui la richiesta di una proroga dei tempi. La proposta avanzata è stata accolta dai parlamentari scaligeri ieri invitati da Buzzi: i deputati Davide Bendinelli (Forza Italia), Vito Comencini e Vania Valbusa (Lega), e Diego Zardini (Pd) e il senatore Paolo Tosato (Lega) riuniti allo stesso tavolo in municipio anche con il dirigente della Soprintendenza per i beni archeologici Fabrizio Magani e la collega Giovanna Falezza. I parlamentari faranno fronte comune per supportare il ministro che a sua volta proporrà la proroga alla Presidenza del consiglio dei ministri in nome non solo di Povegliano, ma anche dei tanti Comuni in difficoltà per lo stesso motivo. Ieri, al tavolo, si è seduto anche Simone Albi, sindaco di Lavagno, che ha ottenuto il contributo di 1,36 milioni di euro per il recupero del forte di San Briccio, con il museo contadino, ma è nella stessa situazione di Povegliano: deve bandire l’assegnazione della progettazione. Anche Verona ha il medesimo problema con un progetto. «Lunedì parlerò con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti», ha detto il ministro Fontana. «L’idea è di fare una ricognizione per capire quali siano i Comuni italiani nella stessa situazione per le tempistiche strette. Proporrò una proroga di un anno, ma a patto che i Comuni dimostrino di essere già sul progetto e abbiano nel frattempo fatto passaggi concreti». Nel caso di Povegliano il concreto è l’assegnazione della progettazione del costo di 230mila euro (190mila per Lavagno). Buzzi ha già accantonato 130mila euro con una variante al bilancio. Nel frattempo l’ufficio tecnico sta provvedendo a redigere il bando, che doveva essere pronto a fine gennaio. «Noi tutti parlamentari supportiamo il ministro in questa iniziativa e anche altri onorevoli del Pd in Italia», ha spiegato Zardini. «Le tempistiche sono state imposte a novembre, un periodo in cui è difficile per il Comune effettuare varianti perché i bilanci sono già chiusi. Fosse stato a marzo, sei mesi potevano essere sufficienti». La conferma del contributo era arrivata a gennaio 2018, ma la pubblicazione ufficiale del decreto è avvenuta a novembre. Da lì partivano sei mesi di tempo per concludere la progettazione. Al tavolo tecnico, ieri, è intervenuto anche il dirigente Magani che ha dato la disponibilità della Soprintendenza a procedere con le fasi autorizzative in tempi celeri. Ha spiegato anche, però, che lo studio di fattibilità già esistente (redatto dall’amministrazione precedente per ottenere il contributo) è un buon punto di partenza per il progetto e che il Comune deve comunque far vedere di procedere nell’iter. Stando alle tempistiche attuali Povegliano ha tempo fino a metà maggio per redigere il progetto di recupero della villa dove sarà allestito il museo con i reperti celti e longobardi, e la biblioteca della famiglia Balladoro. Il tavolo tecnico è stato proposto due settimane fa da Zardini, dopo che il nostro giornale aveva rilevato il rischio che il contributo andasse perduto essendo l’iter progettuale in ritardo. Zardini aveva proposto di riunire al tavolo tutti coloro che in questi anni hanno contribuito al progetto di villa Balladoro. Il sindaco ha, invece, virato verso il ministro Fontana e la filiera parlamentare, e non ha aperto l’incontro alla minoranza, né al gruppo Giovani, né alla maggioranza. Il vicesindaco Leonardo Biasi, delegato a bilancio e lavori pubblici, non è stato invitato e non c’era in municipio. Sono rimasti in corridoio, invece, gli assessori Pietro Guadagnini, delegato alla cultura, e Giulia Farina. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Vittoria Adami

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