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Arancia meccanica per 40 euro
«Il buio ci porta ancora paura»

Picchiati e rapinati in casa per un bottino di soli quaranta euro. È la cattiva sorte, toccata a due fratelli ultrasessantenni di Buttapietra, che ad inizio agosto hanno vissuto più che un’esperienza un trauma che a tutt’oggi non è stato ancora metabolizzato. E d’altro canto, come si poteva? Le vittime, Antonietta Compri, pensionata sessantaseienne da sempre impegnata nel lavoro nei campi e il fratello Giovanni, sessantaduenne e oggi a capo dell’azienda agricola di famiglia.

Antonietta e Giovanni Compri abitano al numero civico 62 di via Provinciale Est, la strada che da Buttapietra va verso Raldon, in una grande corte di campagna. a centocinquanta metri di distanza dalla casa più vicina.

«Erano circa le 22 e 30 di domenica sei agosto quando sono stato svegliato dalle urla di mia sorella», ci raccontò Giovanni Compri all’epoca, «ero nella camera da letto al primo piano. Mi sono alzato, sono sceso al piano terra e, una volta entrato nella sua stanza, sono stato aggredito senza nemmeno avere il tempo di dire nulla», continua l’agricoltore.

LE URLA di Antonietta erano state provocate dall’irrompere improvviso in casa di due persone incappucciate che erano entrate scavalcando il davanzale della finestra. «I due», ricordò la vittima, «mi hanno immediatamente gettato per terra, iniziando a picchiarmi e sono stato colpito ripetutamente con un attrezzo da lavoro in metallo, una tenaglia», spiega Giovanni. Quello che è avvenuto in via Provinciale Est, insomma, è stata una scena come nel film Arancia meccanica del 1971. «Io non saprei dire se quei due delinquenti fossero italiani e stranieri, non avevano inflessioni particolari ma erano di corporatura robusta».

I rapinatori hanno preso alcune borsette che si trovavano nella stanza di Antonietta e sono scappati. Le borsette sono state poi ritrovate a qualche centinaio di metri dall’abitazione dei fratelli Compri, senza i pochi soldi, quaranta euro in tutto, che contenevano. Intanto, in seguito ad una chiamata al 112 in via Provinciale Est sono arrivati i carabinieri che hanno subito chiamato il 118. Giovanni mostrava delle ferite ad una gamba, che erano state inferte con la tenaglia, da medicare. Adesso la loro vita si è fatta più complicata: «Abbiamo il timore che possa capitarci un’altra brutta avventura e tutte le sere per noi è un dramma».

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