<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Appello della Fevoss «Aiuto per cambiare i mezzi per malati»

«Dateci una mano a cambiare i mezzi attrezzati con cui trasportiamo anziani e malati e a potenziare i servizi ai cittadini». Questo è l’appello che lancia Luciano Zuccher, in veste di vice presidente e portavoce dell’associazione Fevoss di Buttapietra. Un sodalizio che opera nel capoluogo e a Marchesino dal 2009, realizzando iniziative che per molti costituiscono un’opportunità irrinunciabile. «La Fevoss», racconta Zuccher, «effettua una serie di attività che sono davvero molto utilizzate». Questo è il caso del servizio di taxi sociale a favore di persone della terza età, che hanno bisogno di recarsi in luoghi di cura ed uffici pubblici, e di ragazzi disabili, che vanno a scuola, che viene utilizzato da oltre 140 utenti l’anno, per un totale di 560 viaggi e quasi 20mila chilometri percorsi. Così come degli ambulatori infermieristici, presenti nel capoluogo il venerdì mattina ed a Marchesino il martedì mattina, con controlli di routine e prelievi del sangue. Operazioni che si ripetono per più di 1.900 volte ogni anno, a favore di molte persone. A questo, poi, si aggiungono lo sportello solidale ed informativo, che è aperto negli stessi orari di quello infermieristico, grazie al quale è possibile avere informazioni in merito alle normative e le agevolazioni a favore di chi si trova in strato di disagio economico e fisico e conoscere i servizi ai quali possono accedere i cittadini, attività di supporto ad iniziative di musicoterapia per malati di Alzheimer ed azioni di vario genere, come quelle volte all’eliminazione delle barriere architettoniche. «Tutte queste iniziative», precisa il vicepresidente, «vengono realizzate da una realtà che attualmente conta 24 associati e che, grazie alla disponibilità di un nutrito numero di volontari, riesce a proporre a costi contenuti servizi che vengono realizzati nella maniera più sicura e professionale possibile». E non è tutto, visto che la Fevoss buttapietrina ora sta compiendo un vero e proprio salto di qualità. Legata alla fondazione Santa Toscana, che fa da capofila, quella di Buttapietra è diventata un’associazione di secondo livello e, quindi, ha potuto realizzare le pratiche utili a far sì che ad essa possa già da quest’anno essere destinato il 5 per mille dell’Irpef, donazione da fare con la dichiarazione dei redditi. •

Luca Fiorin

Suggerimenti