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Ansia da blackout
Il mistero della via
che rimane al buio

L’angolo tra le vie Fognagnolo, Fantoni e Porta dove è venuta a mancare la luce FOTO PECORAManuela Melotto
L’angolo tra le vie Fognagnolo, Fantoni e Porta dove è venuta a mancare la luce FOTO PECORAManuela Melotto
L’angolo tra le vie Fognagnolo, Fantoni e Porta dove è venuta a mancare la luce FOTO PECORAManuela Melotto
L’angolo tra le vie Fognagnolo, Fantoni e Porta dove è venuta a mancare la luce FOTO PECORAManuela Melotto

Cala il buio quando meno te l’aspetti in via Fogagnolo a Villafranca. Misteriosi blackout si sono ripetuti mercoledì e venerdì sera nelle stesse palazzine nelle quali con la medesima frequenza si erano verificati nel fine settimana a metà di ottobre scorso. All’improvviso manca la luce verso sera in una cinquantina di appartamenti tutti all’angolo del lotto di via Fogagnolo lungo il perimetro tra via Fantoni e via Porta: tre condomini, alcune villette a schiera e l’edificio che ospita il ristorante Siena e al piano di sopra il Servizio per le dipendenze dell’Ulss (Serd). Proprio da questo stabile arriva l’appello più disperato. È quello dei fratelli Manuela e Mirco Melotto, gestori da 31 anni del ristorante e pizzeria Siena: «Lavoriamo con l’ansia tremenda che da un momento all’altro possa venir meno la luce e per noi è un grave danno: non possiamo cucinare e i clienti se ne vanno», spiega Manuela Melotto.

La luce è mancata mercoledì dalle 19 alle 20, giovedì tutto bene ma venerdì di nuovo il buio dalle 21 alle 21,30. «Le persone arrivate in quel momento sono andate via: non sapevamo dire se sarebbe tornata la luce. Gli altri hanno cenato a lume di candela, ma così non va: a ottobre il blocco è durato ben sei ore». Il ristorante ha il forno elettrico per le pizze e poi ci sono frigoriferi, elettrodomestici, il registratore di cassa. «Arrivo a spadellare due spaghetti a lume di candela, ma oltre non posso», continua Mirco Melotto, «il forno per la pizza e lo schiaccia-pasta sono elettrici, così come la cassa, la macchina per il caffè». E questa volta sono arrivati anche danni materiali: si sono bruciati l’asciuga-posate e il motorino di un frigorifero.

«A ottobre c’era stato un grosso temporale», continua Manuela, «ma la settimana scorsa non ha piovuto. Quindi siamo sempre con la paura che possa ripetersi da un momento all’altro mentre ci sono i clienti. Per noi il fine settimana è importante, un ristorante deve curare la sua clientela che se arriva quando c'è il disguido va via e magari non torna più». C'è anche chi la prende bene, come è accaduto a ottobre: una comitiva al seguito di uno sciamano austriaco che tiene ogni anno conferenze a Villafranca, è venuta a cena dopo un incontro e, rimasta al buio, ci ha visto ironicamente una connessione con un’aura sciamanica. «Ma c'è anche il cliente che prende e se ne va», concludono i gestori ai quali è stato consigliato di acquistare un generatore. «Ci affidiamo al servizio dell’Enel e deve essere garantito. Questa non è un’utenza domestica dove al massimo salta la televisione o si mangia con le candele, è un’attività commerciale».

A ottobre anche nelle abitazioni la luce era mancata dalle 20 spegnendo cancelli automatici dei garage, tv, luci. Qualche famiglia l’aveva presa in allegria spiegando ai figli cosa accade quando si resta senza luce e quante cose dipendono dall’energia elettrica. Ma per il ristorante erano andate perse due serate di lavoro, perché la luce era tornata all’una. Eppure, e questo intensifica il mistero, secondo Enel l’anomalia della scorsa settimana «non ha attinenza con quanto accaduto a ottobre. I tecnici del pronto intervento di e-distribuzione (la società di Enel per la gestione della rete elettrica) hanno operato in due riprese nelle sere del 15 e del 17 febbraio», spiega Enel, «alla cabina secondaria Fantoni sostituendo un’apparecchiatura». La sostituzione dovrebbe aver risolto in via definitiva il problema, ma per cautela e-distribuzione monitorerà l’impianto per qualche giorno.

Maria Vittoria Adami

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