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Accertamenti sulle tasse È polemica tra i cittadini

Il recupero di imposte non versate al Comune di Buttapietra fa rima con polemica. In seguito all’invio di raccomandate con le quali l’ente ha chiesto il pagamento di tasse sui rifiuti e sugli immobili relative ad annualità che partono dal 2012 - per le quali in municipio, per un motivo o per l’altro, non risulta il versamento - in piazza, sui social network come, seppur con motivazioni diverse, fra le forze politiche, si sono scatenate le discussioni. C’è chi si ritiene tartassato o segnala disservizi. Gli amministratori rispondono di aver avviato un’azione obbligatoria per legge. Questa vicenda inizia negli ultimi giorni del 2017, con l’arrivo, nelle case di diversi cittadini, di avvisi di pagamento per imposte relative a Tasi, Tari e Imu che risultano non evase. Un’attività per la quale l’amministrazione comunale ha dato incarico a una ditta esterna. Non sono mancate le reazioni. Qualcuno ha scritto sulla pagina Facebook Te si da Butapiera se... non risparmiando commenti poco lusinghieri e suscitando qualche intervento critico. «Proprio chi ha sollevato la questione si è poi verificato che effettivamente non risultava aver pagato per un suo errore», dice il sindaco Sara Moretto che non ci sta a veder dipinto il Comune come un ente che cerca di mettere le mani nelle tasche dei cittadini: «Gli accertamenti sono dovuti e comunque chi li riceve può sempre chiarire la sua posizione rivolgendosi agli uffici, dove può verificare se sono stati compiuti degli errori. A Buttapietra le imposte comunali non vengono alzate da anni e sono le più basse della zona, pur costituendo la fonte principale d’entrata dell’ente». Uno dei consiglieri di opposizione, il capogruppo leghista Renzo Giacopuzzi, critica invece il servizio di informazione del Comune: «Numerosi contribuenti in cerca di spiegazioni hanno trovato l’ufficio tributi chiuso a causa della malattia dell’addetta», afferma annunciando un’ interrogazione in merito e lamentando che non ci siano più persone alle quali rivolgersi per chiarire la situazione. Giacopuzzi osserva che ci sono cittadini arrabbiati perché dovranno restare a casa dal lavoro per far luce sulla loro posizione, mentre potevano farlo senza problemi questa settimana, essendo in ferie. «È vero che l’addetta questa settimana è dovuta rimanere a casa tre giorni a causa di un problema fisico, ma l’ufficio è sempre stato aperto, essendo presente la sua responsabile generale, così com’erano a disposizione gli addetti della ditta a cui abbiamo affidato il servizio», replica l’assessore ai Tributi Filippo Bertagnoli ricordando che, comunque, dalla notifica dell’accertamento ci sono sessanta gioni per sistemare la pratica. • LU.FI.

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