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1942, i Tabarini di Caselle
Otto fratelli tutti al fronte

Il titolo de L’«Arena» nel 1942
Il titolo de L’«Arena» nel 1942
Il titolo de L’«Arena» nel 1942
Il titolo de L’«Arena» nel 1942

Otto fratelli, tutti al fronte. Racconta la loro storia L’Arena del 1942. Sono i giovani Tabarini, di Caselle di Sommacampagna, chiamati tutti alle armi per la Seconda guerra mondiale, nessuno escluso.

I genitori salutano uno dopo l’altro Dino, Giuseppe, Giulio, Gino, Angelo, Luigi, Giovanni e Ugo: due bersaglieri, un artigliere, un alpino e quattro fanti.

«Una esemplare famiglia italiana», la definisce il giornale che negli anni del secondo conflitto mondiale dedica spazio a queste famiglie numerose con tutti i figli sotto le armi segnalandole «alla considerazione e alla ammirazione dei lettori» con una prosa traboccante di accenti propagandistici.

Il giornale pubblica anche le foto di sei degli otto fratelli «pattuglia di combattenti fedeli, di autentici soldati di Mussolini, di credenti nella Vittoria delle nostre armi». Ma l’elenco delle famiglie esemplari, ora perché numerose ora perché consacranti i loro figli alla causa della guerra, proseguirà sulle pagine del giornale anche per buona parte del 1943, finché il regime non inizierà a vacillare con la caduta di Mussolini il 25 luglio e con l’armistizio dell’8 settembre. M.V.A.

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